“Aspetta mezzanotte”: il romanthriller di Luciano Modica - Live Sicilia

“Aspetta mezzanotte”: il romanthriller di Luciano Modica

Un amministratore giudiziario resta intrappolato nei gangli di quella che appare una faida tra clan.

CATANIA – Se pensate di leggere di un eroe. Di un amministratore giudiziario senza paura. Senza macchia. E che fa sempre la cosa giusta. Ve lo anticipo: resterete delusi. Mario Rapisardi, protagonista del romanzo Aspetto Mezzanotte di Luciano Modica (edito da Marsilio e che sarà presentato stasera da Gammazita a Catania), è un uomo con fragilità e debolezze. E perde l’autocontrollo, come un adolescente, davanti alle curve delle femmine.

Per una serie di circostanze, non certo per spirito di “servizio”, ha intrapreso la professione di amministratore giudiziario che come lui stesso spiega con snervante verità “molti pensano sia un lavoro che richiede coraggio. Mi piace lasciarglielo chiedere, ma non è così. Per farlo deve uno che ha poco da perdere, detestare le scrivanie e avere un’innata attitudine all’indolenza, ma anche alla sfide e alle imprese improbabili”.

Il Tribunale gli affida un impresa che lo farà precipitare in una serie di eventi, turbolenti e violenti. Luciano Modica trascina il lettore – attraverso una scrittura umana e senza fronzoli – all’interno di un’azienda che è lo snodo di affari di una potente cosca mafiosa. Un potere che nemmeno Rapisardi potrebbe mai immaginare. Sullo sfondo il dramma dell’immigrazione clandestina e della nuova schiavitù negli aranceti.

Ed è qui che entra l’altro protagonista Rashid, che parla con il ritmo del sogno e del desiderio acuto della libertà. Una voce africana che però non si svelerà mai fino in fondo. Se non nelle ultime pagine. Due storie che si intrecciano in un vortice imprevedibile. Forse troppo imprevedibile.

Bugia e verità si confondono. Apparenza e realtà si mescolano. Pagina dopo pagina il confine tra lecito e illecito è impalpabile. Si sente il suono delle bombe, ma anche i battiti dei cuori. Mario Rapisardi cade in una prigione senza via d’uscita trascinato dalle sue stesse debolezze. Un poliziotto, alla fine dei giochi, gli ricorderà di fare attenzione “al suo tallone d’achille”. Quale è? A voi scoprirlo. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI