Cari professori, vaccinatevi e aiutate i nostri ragazzi

Cari professori, vaccinatevi e aiutate i nostri ragazzi

I nostri ragazzi non possono sopportare un altro anno di Dad.

Nel raccontare la storia di Gabriele Rizzo, amatissimo diciottenne del liceo classico ‘Umberto’, strappato agli affetti da un malore, ci siamo imbattuti in un’altra storia. Che non c’entra niente con la tragedia di una famiglia e di una comunità, nello specifico, ma c’entra molto, in generale, con la tragedia del nostro tempo. La sua professoressa, Ada Magno, ha ricordato: “Era con noi da quest’anno. Nonostante le difficoltà per il Covid e la Dad si era fatto amare”. Giuseppe, un suo sensibilissimo compagno di classe, ha raccontato: “Il Covid ci ha permesso di frequentarci poco. Eppure, siamo riusciti a coltivare un legame profondo e a costruire una amicizia magica”.

Sovrapponiamo questi due frammenti. La professoressa che dice: ‘Nonostante…’, lo studente che dice: ‘Eppure’. Unendo i puntini ci verrà addosso, interamente, la pena che i ragazzi hanno sofferto, nel tempo lungo della pandemia, in una visuale che si allarga, che moltiplica i battiti dei cuori adolescenti e che non va sottovalutata. Si soffre, terribilmente, se si muore, per il respiro che si spegne a poco a poco, in solitudine, negli ospedali. E non c’è niente che possa essere paragonabile a una fine di quel genere. Ma anche la vita nascosta è sofferenza: una spada rovente che ferisce l’anima nel suo aprirsi.

Pensiamoci ai nostri ragazzi e a quello che hanno affrontato. Costretti a fare lezione da uno schermo. Impossibilitati a toccarsi. Chiusi in casa, senza baci né carezze oltre l’orizzonte affettuoso delle famiglie che hanno condiviso il passaggio. Qualcuno è diventato più forte. Qualcuno si è perso, anche se non per sempre. Pensiamo alle cene mancate della maturità. Pensiamo a tutto quello che è stato inghiottito dalla voragine del coronavirus. Qualcosa sarà recuperato, altro no. Vogliamo un altro anno di Dad a singhiozzo? No, certo. E c’è solo un rimedio.

Pensateci ai ragazzi, cari professori, perché lo fate sempre. Vaccinatevi, per libera scelta, per amore della scuola, perché è giusto proteggere, perché dobbiamo uccidere il Covid, impedendogli di circolare, perché tutti abbiamo diritto a un autunno tranquillo. E non limitatevi al vaccino, convincete i riottosi senza motivo. Non a caso, Nino Cartabellotta, scienziato indipendente, al timone della Fondazione Gimbe, ha ricordato sui social: “Cercasi forza politica per ‘intestarsi’ obiettivo NoDAD per l’anno scolastico 2021-2022. O il ritorno alla normalità riguarda solo aspetti ludici?”.

Come ci ha ricordato il professore Antonio Cascio, infettivologo: “I non vaccinati possono ammalarsi gravemente, creando danno a loro stessi, nonché disservizi e problemi che ricadono sulla comunità, quando potrebbero evitarlo, vaccinandosi. Oltretutto, una persona con due dosi ha anche meno possibilità di contagiare. C’è la libertà individuale, ma c’è in gioco il bene supremo della salute pubblica. Stiamo attenti, altrimenti a settembre avremo una ripresa di ricoveri e decessi”.

E diamo respiro, cari prof, proprio ai ragazzi che hanno, non soltanto il diritto, ma l’esigenza gioiosa del ritorno alla vita. I dati siciliani, a ben guardare, non sono incoraggianti. Si discute molto di obblighi, di persuasioni e di ordinanze. Non sarebbe, forse, più semplice ricordarci di noi stessi di molti anni fa e decidere di proteggere i giovani, come se adesso fossimo noi i giovani, quelli che eravamo allora?

Ps. Il dolce e indimenticabile sorriso di Gabriele che campeggia in questa pagina è stato scelto perché la sua è una vicenda di coraggio, pur negli ostacoli. Si era messo al centro dell’amore di tutti, con garbo, con riservatezza e in questo c’è un esempio di forza. E l’abbiamo scelto perché c’è entrato dentro quel sorriso, in un passaggio troppo breve che ha lasciato un segno perenne.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI