Droni e privati per gli incendi boschivi: vigili del fuoco protestano - Live Sicilia

Droni e privati per gli incendi boschivi: vigili del fuoco protestano

Sit in sotto la Prefettura di Catania.

CATANIA – Manifestazione, stamattina davanti alla sede della Prefettura in via Etnea, dei Vigili del Fuoco. L’USB (Unione Sindacale di Base) chiede un incontro, urgente, al Prefetto Maria Carmela Librizzi per evidenziare le criticità che il corpo dei Vigli del Fuoco affronta giornalmente e sollecitare il dipartimento a una maggiore attenzione verso le vertenze aperte ormai da tempo.

Carmelo Barbagallo è il coordinatore regionale dell’USB: “Oggi manifestiamo per evidenziare e porre l’attenzione sulla vertenza Sicilia legata al corpo dei Vigili del Fuoco dal mancato pagamento dei presidi autostradali, dalle convenzioni boschive, dai buoni pasto non pagati a tutti i colleghi dei distaccamenti, pagamento questo, atteso ormai da più di 7 mesi, dalle carenze di mezzi e uomini”.

In Sicilia la carenza d’organico nel corpo dei Vigili del Fuoco si aggira circa sulle 300 unità e non sono state fatte nuove assunzioni degli “idonei” dopo l’espletamento dei concorsi pubblici e nemmeno la stabilizzazione dei precari.

“La Sicilia ha un territorio unico e molto peculiare – continua Barbagallo – con rischio di incendi, rischi idrogeologici e ambientali. E bisogna avere un’autonomia di colonna mobile e di mezzi di soccorso nostra, senza più aspettare altre Regioni che arrivino in soccorso”.

Una situazione, quella dei Vigili del Fuoco siciliani, che desta anche alcune perplessità come le aperture “fantasma” dei distaccamenti permanenti a Palagonia e Priolo Gargallo alle quali si aggiungerà a breve Roccalumera.

“Soccorrete i soccorritori – continua Barbagallo – senza parlare del nucleo sommozzatori di Catania che è sottodimensionato di 14 unità ricoprendo 6 Provincie e arrivando a interventi di soccorso fino alla costa della Campania risultando uno dei nuclei che effettua più interventi in Sicilia e uno dei primi in Italia. Chiediamo all’amministrazione Regionale un’attenzione maggiore verso il Corpo dei Vigili del Fuoco”.

In Sicilia la situazione della mancanza di organico dura da, ormai, un vent’ennio. L’aumento demografico della Regione ha portato alcuni distaccamenti VVFF a un numero di 1000/1500 interventi con una pianta organica, prevista, di almeno 15 unità e invece si opera con 5, al massimo 6 unità per distaccamento.

“Una situazione che noi Sicilia non possiamo più permetterci – precisa Barbagallo – noi facciamo turni di 12 ore, unica categoria che mantiene turni di questi tipo e per i buoni pasto aspettiamo, ormai, da 7 mesi il rimborso”.

Sugli incendi boschivi il discorso diventa più problematico.

“Avevamo richiesto almeno la presenza sui territori di 21 squadre – precisa Barbagallo – e invece delle squadre richieste sono stati comprati droni e moduli antincendio per i ”volontari” e alcuni privati. Tutti utili, per carità, nella bonifica dei territori, ma non possono fare il “soccorso tecnico urgente” e, questo, francamente noi, Vigili del Fuoco, non possiamo accettarlo”.

Quello che sta accadendo per quanto riguarda gli incendi è sotto gli occhi di tutti.

“Chiediamo una presa di posizione del nostro Presidente della Regione – conclude Barbagallo – e che si dia seguito alle convenzioni che erano state pattuite dal 2019 al 2023”.


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