Costa: "Rischiamo tutto per colpa di chi non si sta vaccinando"

Costa: “Rischiamo tutto per colpa di chi non si vaccina”

Il grido d'allarme lanciato dal commissario all'emergenza Covid.
COVID 19-L'INTERVISTA
di
2 min di lettura

Un pomeriggio di Palermo infuocata dal caldo. L’hub della Fiera è chiuso per le alte temperature. Appoggiato a una transenna, c’è il commissario Renato Costa. Ha il volto tirato.

Commissario, buongiorno.
“Buongiorno”.

Sembra preoccupato.
“Sono preoccupatissimo”.

Perché?
“Aspetti, questa è una intervista?”.

Sì, in forma di chiacchierata con me e con i lettori di LiveSicilia.it.
“Va bene”.

Preoccupatissimo?
“I casi aumentano, ancora siamo al di sotto delle soglie di rischio in ospedale. Ma se il contagio si diffonde…”.

La buona notizia?
“I ricoveri sono pochi rispetto ai positivi”.

E la cattiva?
“Se continua così, per quanto in una percentuale contenuta sui contagi, i ricoveri saliranno e ci metteranno in seria difficoltà”.

Chi finisce in ospedale?
“I ricoverati sono non vaccinati”.

Tutti?
“Praticamente sì”.

Mi sembra arrabbiato, commissario.
“Un po’ lo sono. Rischiamo di vanificare tutto e di essere a rischio per colpa di chi non si vaccina”.

Vanificare tutto?
“Rischiamo restrizioni per i ricoveri. Rischiamo la salute, perché, se non ci immunizziamo, arriveranno nuove varianti che manderanno in terapia intensiva anche molti vaccinati con due dosi. Rischiamo la salute e l’economia per la scelta di chi decide di non proteggersi e di non proteggere la comunità. Certo che sono arrabbiato. Anzi, se proprio vuole saperlo, sono incaz…”.

Sul giornale non si può scrivere.
“Va bene”.

Un uomo è stato salvato e intubato qui, alla Fiera, perché si è sentito male sull’autobus e non c’era subito un’ambulanza disponibile.
“Sì, senza questi ragazzi sarebbe morto. E ancora qualcuno mette in discussione gli hub vaccinali come filosofia. Abbiamo creato un modello che risolve i problemi della medicina territoriale e che dovrà rimanere a pandemia finita”.

Anche con gli informatici e non solo con i medici?
“Ma certo, bisogna dare risposte alle necessità del territorio e ci vogliono diverse figure. Per tracciare, per elaborare statistiche.. Dobbiamo superare il modello ospedaliero. L’assistenza si fa casa per casa”.

E allora come…
“Scusi un attimo che squilla il telefono… Eh, ciao! Va bene, gioia mia, ci penso io”.

Chi era?
“Un manager ospedaliero che chiede posti letto. Stiamo riaprendo posti di terapia intensiva Covid ovunque”.

Dunque…
“Scusi, il telefono… Va bene compà, ci penso io”.

(Piovono altre telefonate: il commissario conforta con un ‘gioia mia’ o un ‘compà’ gli innumerevoli afflitti che a lui ricorrono. Arriva un dottore della Fiera che cerca aiuto, con gli occhi fuori dalle orbite. Segue un altro “compà” di alleggerimento, con una pacca sulla spalla).

Ma lei è il compare di tutti?
“Io cerco di essere amico di tutti, per quello che dipende da me”.

Dunque, come ne usciamo?
“Vaccinandoci, non c’è altro modo. Mi scusi, il telefonino squilla”.

Arrivederci, commissario.
“A presto e speriamo bene”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI