Mafia ed estorsione: Palermo, imputato assente, è morto di Covid

Mafia ed estorsione: Palermo, imputato assente, è morto di Covid

La notizia si è appresa oggi nel corso del processo a capi e gregari del mandamento di Porta Nuova

PALERMO – Tommaso Lo Presti, 50 anni, imputato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, è morto di Covid. Si trattava di un soggetto fortemente obeso.

La notizia si è appresa oggi nel corso del processo che lo vedeva imputato, a Palermo, insieme ad altre 36 persone. Sotto accusa ci sono presunti capi e gregari della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, mandamento di Porta Nuova.

Lo Presti, cugino di due boss di Porta Nuova, Tommaso Lo Presti soprannominato il pacchione e il cugino omonimo detto il lungo, era finito sotto accusa anche nell’inchiesta “Timbro libera tutti“, sull’assenteismo ai Cantieri culturali alla Zisa.

Era indagato a piede libero. Secondo i pubblici ministeri, il dipendente del Coime aveva il maggior numero di ipotesi di assenteismo.


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