Afghanistan, l'appello: "Accogliere avvocati e magistrati in pericolo"

Afghanistan, l’appello: “Accogliere avvocati e magistrati in pericolo”

L'intervento di Anthony De Lisi, che fa parte dell'osservatorio nazionale delle Camere penali

Attivare corridoi umanitari per mettere in salvo magistrati e avvocati. Iniziativa dell’Unione delle Camere penali italiane. Stamani, nel corso di un processo a Palermo, l’avvocato Anthony De Lisi ha chiesto la parola in Tribunale per ricordare i rischi di rappresaglia da parte dei talebani nei confronti degli operatori di giustizia che hanno collaborato con la comunità internazionale per l’edificazione dello stato di diritto.

L’avvocato Anthony De Lisi

De Lisi, che fa parte dell’osservatorio nazionale delle Camere penali, ha chiesto che una copia del verbale di udienza venga trasmesso agli organismi di riferimento: “Sappiamo di potere fare ben poco, ma è importante fare sapere che esiste un movimento di opinione pubblica contrario ad ogni firma di violenza. Ed è importante che avvenga in Italia, Paese dove il diritto rappresenta il faro della nostra società”.

Nelle scorse settimane la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, insieme agli omologhi di Francia, Spagna e Lussemburgo, ha inviato una lettera al commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, sulla crisi in Afghanistan. I quattro ministri hanno voluto sensibilizzare le istituzioni comunitarie sui rischi che corrono gli operatori di giustizia.

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