Sicilia, zona arancione in bilico: la Regione corre I DATI

Sicilia, zona arancione in bilico: la Regione corre I DATI

Probabilmente il cambio di colore non ci sarà. Ma il virus avanza.

Per qualche decimale è probabile che la Sicilia non passi in zona arancione. Dalla Regione si attendono nuove. Siamo al limite, con la soglia delle terapie intensive appena al di sotto del fatidico venti per cento che è uno dei confini stabiliti. I ricoveri ordinari, invece hanno raggiunto l’altro limite: quello del trenta per cento. Probabilità, ovviamente, non è certezza. Anche perché la Sicilia, di fatto, è già arancione con i comuni che vanno inesorabilmente cambiando colore.

Ieri, con l’ennesima ordinanza del presidente Musumeci, infatti, altri novantadue comuni, hanno assunto la tonalità cromatica che precede il rosso. E ci sono tre capoluoghi come Agrigento, Messina e Trapani, segno che la circolazione del virus è imponente (qui l’elenco completo). Inoltre, decimale in più o in meno, la situazione degli ospedali non può essere considerata rasserenante per ingressi e affollamento. Anche perché nei reparti Covid possono affluire i ‘semplicemente positivi’ che sono lì per un altro problema. Come ha detto a LiveSicilia.it il dottore Vincenzo Provenzano, responsabile del Covid Hospital di Partinico: “C’è una signora che si è rotta il femore ed è qui da noi perché positiva. Non è un caso isolato”. Ma non bisogna sottovalutare il pericolo, mai: “Il Covid è una brutta bestia e aspetterei prima di affermare che Omicron ci sta portando fuori dal tunnel”.

Sembra che la Sicilia stia attuando, a spizzichi e bocconi, il piano del Cts, il Comitato tecnico scientifico che, qualche giorno fa, aveva lanciato l’allarme, invocando misure più severe: colore arancione-rosso già dal 10 gennaio per un periodo di due o tre settimane. Una linea del rigore che sta trovando parziale applicazione nelle ordinanze del presidente Musumeci.

I dati dei ricoveri e dei contagi sono imponenti, come certifica il Dasoe. “Nella settimana tra il 3 e il 9 gennaio 2022 – recita una nota – si è registrato un rilevante incremento della curva epidemica con altri 70.437 nuovi positivi al test molecolare o antigenico, con valori quasi triplicati rispetto al periodo precedente. L’incidenza cumulativa settimanale è aumentata al valore di 1.455 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di ospedalizzazioni (847 nuovi ricoveri) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica. La maggioranza dei pazienti in ospedale nella settimana in esame risulta non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto”. Nel frattempo, tra ricorsi e ordinanze, la scuola è piombata nel caos.


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