Palermo, un altro caso di Omicron: 'Allarme aeroporti'

Palermo, spunta un altro caso di Omicron: ‘Allarme aeroporti’

Cosa spunta dai nuovi controlli. Perché c'è preoccupazione 'alle frontiere'.

PALERMO- “Abbiamo un terzo caso di Omicron praticamente certo. L’abbiamo scoperto durante un tracciamento normale in questi giorni. Significa che non risulta che sia una delle varianti precedenti. Dunque, siamo abbastanza sicuri che sia Omicron, anche se aspettiamo il sequenziamento per la certezza assoluta. Ma, ripeto, non dobbiamo allarmarci. Noi riusciamo a tracciare tutti”. Così, il dottore Renato Costa (nella foto), commissario per l’emergenza Covid nell’area metropolitana di Palermo.

“Sa cosa mi preoccupa? – continua Costa -. Mi preoccupano porti e aeroporti. Non i nostri che sono controllatissimi, quelli di partenza. Vediamo arrivare persone con evidenti sintomi, con segni chiarissimi. Come sono saliti sull’aereo? Noi i controlli, in Sicilia, li facciamo. Speriamo che ci sia uniformità su questo, perché altrimenti diventa un problema”.

C’è un dibattito se sia il caso di introdurre dei regole più mirate sui vaccinati, con il tampone obbligatorio, almeno in certe occasioni. “Questo io l’ho sempre pensato e a prescindere da Omicron o dalle varianti – dice il dottore Costa -. Sappiamo che il vaccino protegge, sappiamo che i vaccinati si infettano, se si infettano, per meno tempo. Ma, comunque, anche per un periodo minore, possono contagiare il prossimo e contribuire a far circolare il virus. Più persone tracciamo, meglio è”.


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