Samuele, il bimbo dell’Albergheria al centro di un terribile caso di cronaca di percosse e droga per cui è sotto accusa la madre, è stato dimesso e sta meglio, anche se viene monitorato costantemente dai medici. Il piccolo era passato dall’Ospedale dei bambini, dove è stato ricoverato in rianimazione, all’Ismett, per una consulenza epatica. Ora è seguito dai servizi sociali.
La mamma, al momento, resta in carcere. Lo ha deciso il tribunale della Libertà, rigettando il ricorso del difensore, l’avvocato Giovanni Norrito. Secondo il tribunale, la scarcerazione è improponibile, perché – tra l’altro – sussisterebbe la pericolosità sociale della donna. I domiciliari sarebbero compatibili con la disponibilità di una casa famiglia o di una struttura adeguata. Il legale, nei prossimi giorni, chiederà, con un incidente probatorio, un incontro tra la mamma e il bambino.