Forse è una bambina, forse un bambino. Le fonti sul punto non sono concordi. Ma molti dicono che sia una bambina e che si chiami Mia. E’ nata a Kiev, in un rifugio antiaereo, in una notte di bombardamenti. Mia è già un’immagine simbolo dell’atrocità di una invasione criminale, eppure racconta la speranza. Che nasce sempre dove ci sono le bombe e il dolore, perché quello è il suo posto.
Una foto che è già diventata speranza.
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