In prefettura hanno strabuzzato gli occhi quando il rappresentante della lista “Palermo Avvenire” si è presentato chiedendo di escludere un candidato. Così il patto etico, posto alla base alla formazione della lista civica voluta dagli assessori Armao e Russo (nella foto), conditio sine qua non per essere ammessi, ha mietuto la sua prima vittima. Si tratta di un candidato alla prima circoscrizione che pur avendo sottoscritto il codice etico è risultato non avere proprio le carte in regola.
Dopo aver formato la lista, infatti, i responsabili hanno ritirato tutti i caselli giudiziari e i carichi pendenti dei candidati. E qui è giunta la sorpresa: il candidato in questione – il suo nome non è stato reso noto – aveva quattro pagine piene di truffe, furti, associazioni a delinquere.