Dalla parlamentare ucraina Ivanna Klympush, riporta il Guardian, la denuncia che i russi avrebbero fatto cadere un drone con sostanze tossiche sulla città di Mariupol. Ma i separatisti di Donetsk smentiscono: ‘non le abbiamo usate’.
E nuovi timori sono espressi dal presidente Zelensky, che torna a sollecitare la comunità internazionale a rifornire Kiev di armi.
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Il Pentagono fa sapere di non essere in grado di confermare se armi chimiche siano state usate, ma continuano le verifiche. Monitoraggi anche da Londra, il responsabile Forze armate che afferma che se ci fosse la prova, allora tutte le opzioni sarebbero sul tavolo in termini di risposta internazionale.
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Sodati russi bloccati mentre tentavano di infiltrarsi attraverso i corridoi umanitar
Nella regione di Mykolaiv soldati russi in abiti civili, a bordo di tre auto, hanno cercato di infiltrarsi tra le posizioni ucraine utilizzando i corridoi umanitari”. Lo riporta il Comando operativo meridionale dell’ Esercito Ucraino a Mykolaiv, nel sud del Paese. “Sotto copertura, sono arrivati fino alle nostre posizioni ma sono stati individuati, cinque di loro sono stati neutralizzati”, spiegano i militari di Kiev. Su Mykolaiv oggi
sono arrivati altri due attacchi missilistici dalla regione di Kherson, sotto occupazione russa.
I soldati di Mosca fermano lo sfondamento degli ucraini
Un centinaio di militari ucraini sarebbe stato bloccato dall’esercito russo mentre tentava uno sfondamento per uscire da Mariupol, a quanto afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, che li definisce miliziani “nazionalisti”.
Mosca afferma che con raid aerei e bombardamenti d’artiglieria ne avrebbero uccisi una cinquantina, costringendo altri 42 alla resa. La Tass afferma che nell’operazione i russi hanno distrutto anche tre carri armati, cinque veicoli trasporto truppe e sette altri veicoli ucraini.