PALERMO – La sala delle Terrazze di Mondello predisposta per la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Francesco Cascio si è gremita di tanti sostenitori. Non c’è solo Forza Italia, ci sono anche esponenti della Lega, di Noi con l’Italia, Coraggio Italia e il capo di gabinetto dell’assesore ed esponente di Mna Antonio Scavone.
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C’è soprattutto Francesco Cascio candidato sindaco di una coalizione che si allargano ma che non rappresenta tutto il centrodestra. Parla per ultimo ma non manca di carica. “Stare in mezzo alla gente – così ha aperto il suo intervento – mi ha fatto vedere le cose da un’altra prospettiva. Ho visto la realtà da un punto di vista diverso. Ne avrò cura è a testimonianza dell’impegno di questi anni. Sono qui per avere cura di questa città, malata terminale. Questa città è fallita economicamente e moralmente ma la cura si fa in due: il medico prescrive la cura il paziente la deve seguire”.
Su Orlando
Subito dopo Cascio commenta l’esperienza amministrativa del sindaco uscente. “Orlando è stato un ottimo sindaco fino a un certo punto. Avrebbe dovuto cedere il passo ma non l’ha fatto. E forse noi abbiamo sbagliato a presentare i suoi avversari”.
Cascio si concede poi la critica a Roberto Lagalla: “Io non volevo tornare a fare il politico. Non sarei tornato a fare politica – ha raccontato – per fare il deputato regionale o nazionale. Sono stato chiamato a fare il sindaco e ho accettato per essere utile alla mia città. Sono – ha attaccato – il più civico di tutti. Non ci credo al civismo. Io sono l’unico che non ha avuto incarichi politici di nessuna sorta negli ultimi anni. Governerò con i partiti – ha concluso – ma non sarò asservito ai partiti”.
La sentenza
Infine il candidato sindaco ha concluso parlando della sua esperienza giudiziaria. “La sentenza di assoluzione con formula piena è arrivata a ridosso della candidatura. Se fosse stata una sentenza di condanna avremmo parlato di giustizia ad orologeria. Sono felice di avere avuto una sentenza di assoluzione dopo che è intervenuta la prescrizione da due anni e che il giudice abbia deciso di ricorrere a questa formula piuttosto che a quella della prescrizione”.
Prima di lui Gianfranco Micciché aveva parlato chiedendo al centrodestra unità attorno al nome di Cascio.
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Prima di lui ha parlato Saverio Romano. “Quando si arriva a un momento così importante – ha detto – è necessario fare un saldo sulla visione della città. Oggi il giudizio è chiaro. Palermo boccia l’amministrazione Orlando. Non c’è un aspetto di questa città di cui possiamo andare fieri. Ma infierire sul passato non serve. Dobbiamo parlare di futuro – è l’invito agli alleati di Romano che poi ha proseguito: – Noi non abbiamo aderito ma abbiamo sollecitato la candidatura di Cascio che ha conoscenza della macchina amministrativa e che ha relazioni per lo sviluppo della città”. E riguardo all’alleanza del centro destra ha aggiunto: “Non stiamo insieme per vincere ma insieme per governare”.
“Questa doveva essere solo una conferenza stampa – ha detto Vincenzo Figuccia che ha parlato in rappresentanza della Lega – e sono contento che ci siano tanti amici fra i presenti e questo spiega che al di là dei tatticismi la gente vuole un candidato sindaco, non vuole più aspettare”. Poi Figuccia ha detto: “Agli amici di Fratelli d’Italia diciamo non è più il tempo dei tatticismi”.
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