Palermo, i costruttori incontrano il prefetto nella sede Ance - Live Sicilia

Palermo, i costruttori incontrano il prefetto nella sede Ance

L’incontro è stata l’occasione per ribadire l’impegno alla trasparenza, alla formazione ed al rispetto della legalità nell’edilizia pubblica e privata
EDILIZIA
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PALERMO – Un dialogo aperto sui temi della legalità e dello sviluppo, dopo l’adesione delle imprese di Ance Palermo al “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore edile” siglato in Prefettura, per confermare l’impegno del comparto a contrastare tutte le forme d’illegalità. Ad organizzare l’incontro, nella sala conferenze di Palazzo Forcella De Seta, sono stati l’Associazione costruttori edili di Palermo e la Prefettura di Palermo.

All’appuntamento hanno preso parte il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi; il Prefetto Giuseppe Forlani; il Questore di Palermo Leopoldo Laricchia. Per i Carabinieri erano presenti il Comandante Provinciale di Palermo, Generale di Brigata Giuseppe De Liso e il Comandante del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Palermo, Tenente Colonnello Raimondo Nocito. Per la Guardia di Finanza sono intervenuti il Comandante Provinciale di Palermo, Generale Antonio Nicola Quintavalle Cecere, il Comandante del Nucleo Polizia Economico Finanziaria, Colonnello Gianluca Angelini e il Colonnello Andrea Canale, Comandante del Gruppo di Palermo.

L’incontro è stata l’occasione per ribadire l’impegno alla trasparenza, alla formazione ed al rispetto della legalità nell’edilizia pubblica e privata, in un periodo in cui l’economia cittadina è proiettata tra bonus edilizi e l’avvio dei cantieri pubblici previsti nel PNRR, proseguendo, consolidando ed ampliando un importante percorso già avviato da Ance Palermo.

“Per noi si è trattato di un incontro storico che ha messo attorno ad un tavolo i rappresentati delle Istituzioni dello Stato a Palermo – ha detto il presidente di Ance Palermo Miconi – e nel corso del quale abbiamo voluto ribadire la concreta volontà di improntare il lavoro delle imprese del sistema Ance alla sicurezza, alla legalità, alla formazione. È stata un’occasione importante e irripetibile per ribadire che il mondo dell’edilizia appartenente al sistema Ance ripudia concretamente il vecchio connubio edilizia = mafia”.

“Ciò che è emerso da questo incontro, inoltre, – ha ribadito Miconi – è la necessità di portare avanti un dialogo con le forze politiche da un lato e con quelle di polizia e delle istituzioni statali dall’altro affinché, attraverso dialogo e pianificazione, si arrivi tutti preparati alle opportunità offerte dai nuovi strumenti normativi. Noi, dal canto nostro, abbiamo sottolineato la necessità di una sburocratizzazione e dell’applicazione del giusto prezzo negli appalti, per velocizzare e snellire le procedure e procedere più spediti e in sicurezza verso la realizzazione delle opere”.


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