Cittadini liberi, associazioni e alunni di scuole elementari si sono dati appuntamento a piazza Vittorio Emanuele Orlando per formare una vera e propria catena umana intorno al palazzo di giustizia.
Mano nella mano in ricordo delle vittime di mafia e di quei giorni che hanno sconvolto la città e l’intera nazione. Insieme ai cittadini, anche il neo sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Un gesto dovuto, una volontà precisa di ricordare chi ha dato la vita servendo lo Stato” ha detto.
Sciolta la catena, tutti i partecipanti si sono riuniti nella piazzetta della Memoria per ascoltare le parole di giudici e magistrati fra cui: Nino Di Matteo, presidente distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati, Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, Leonardo Guarnotta e Antonio Ingroia.
Uniti nella gioia e nell’orgoglio di sentire il calore della società civile stretta intorno a loro e al loro lavoro, auspicano una maggiore presenza delle istituzioni: “Che i ministri e gli esponenti delle più alte cariche dello Stato non si ricordino di Palermo solo quando vengono in visita ufficiale e poi non se ne dimentichino nel tragitto di ritorno verso Roma”, questo l’augurio di Leonardo Guarnotta.