ROMA – La Polizia di Stato sta eseguendo, dalle prime ore dell’alba, una maxi operazione su tutto il territorio italiano di contrasto alla pedopornografia online, delegata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Le indagini dei poliziotti della Polizia Postale di Napoli e dal C.N.C.P.O. – Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ha portato all’emissione di numerosi decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti soggetti gravemente indiziati di detenzione e commercio di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori degli anni 18.
L’analisi delle tracce informatiche lasciate in rete dagli internauti e la ricostruzione dei flussi finanziari hanno consentito di identificare i soggetti, residenti in 9 diverse regioni italiane, destinatari dei decreti di perquisizione emessi dalla Procura di Napoli che sono in corso di esecuzione dagli investigatori della Polizia Postale dell’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e Calabria.
Gli inquirenti, dopo essersi introdotti in alcuni canali di condivisione del materiale illecito, sono riusciti ad instaurare un rapporto di fiducia con alcuni interlocutori che si mostravano interessati allo scambio o alla cessione in cambio di somme di denaro che variavano in base all’età delle minori vittime degli abusi. L’attenzione degli investigatori si è focalizzata in modo particolare sulla presenza di alcuni gruppi chiusi, in cui veniva divulgato una grande quantità di materiale pedopornografico, ai quali potevano accedere soltanto gli utenti ritenuti affidabili dagli amministratori previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all’iscrizione al gruppo.
Il complesso dell’inchiesta, compresa la ricostruzione meticolosa dei flussi finanziari, ha consentito di identificare 26 soggetti, residenti in 9 diverse regioni italiane, destinatari dei decreti di perquisizione emessi dalla Procura di Napoli che sono in corso di esecuzione, sotto la direzione del Compartimento Campania, con il supporto degli Uffici di Specialità dell’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e Calabria. Èin corso inoltre l’esecuzione del provvedimento con il quale l’autorità giudiziaria ha disposto la chiusura di alcuni canali, gruppi e Bot presenti sulla piattaforma, utilizzati per la commercializzazione e lo scambio di file pedopornografici.
Nell’ambito della complessa attività d’indagine, è emersa una convergenza investigativa con il Compartimento Polizia Postale di Torino nei confronti di un giovane cittadino straniero rintracciato in una provincia calabrese. Personale della Polizia Postale della Campania e del Piemonte ha proceduto congiuntamente all’arresto dell’uomo in flagranza di reato, per commercio di materiale pedopornografico.