I carabinieri di Bari hanno tratto in arresto e portato in carcere quattro uomini, mentre una donna è stata sottoposta all’obbligo di dimora. Le accuse, a vario titolo, sono di concorso in duplice tentato omicidio, favoreggiamento, porto e detenzione di arma comune da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco, con la aggravante del metodo mafioso. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Bari.
I fatti contestati risalgono al 19 marzo scorso. Le persone arrestate sono il 28enne Davide Pascazio, il 45enne Giovanni Montani, il 48enne Michele Minella, e il 24enne Nicola Cassano. Obbligo di dimora per la 48enne Mariagrazia Quaranta.
Lo scorso 19 marzo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel quartiere San Paolo di Bari, Pascazio, Montani e Minella, spararono sette colpi di pistola contro l’auto di Cassano, ritenuto appartenente al clan Strisciuglio, perché poche ore prima dell’agguato avrebbe sparato contro l’abitazione di uno dei tre rivali. Cassano rimase ferito all’anca e alla coscia destra, mentre la fidanzata 16enne, che si trovava in auto con lui, fu ferita alla gamba sinistra e alla caviglia destra.
La 48enne Quaranta si sarebbe adoperata per eludere le indagini degli investigatori fornendo false dichiarazioni e sporgendo una falsa denuncia di furto dell’auto utilizzata per l’agguato, una Citroen C2, che in realtà era stata fatta demolire, ricevendo in cambio tremila euro.