Il Pd si ritrova per un’altra puntata del sofferto dibattito interno che porterà il partito alle prossime regionali. Oggi nel primo pomeriggio si riunirà la direzione del partito, una riunione che segue quella con i segretari provinciali dalla quale è emerso, tra l’altro, l’alt a qualsiasi ipotesi di alleanza con Lombardo o con “i suoi eredi politici”. Di alleanze e di coalizioni in vista delle regionali di ottobre si parlerà oggi pomeriggio, dopo il traumatico flop della mozione di sfiducia naufragata al’Ars con conseguente ira dell’Udc, Idv, Sel e sinistra.
Il segretario Giuseppe Lupo, reduce dal congresso di Rifondazione dove ha raccolto un mix di applausi e critiche, insiste sulla strada già tracciata, quella di rinsaldare l’alleanza di centrosinistra con Idv, Sel e comunisti ed eventualmente allargarla all’Udc, se i riottosi alleati di sinistra ci staranno. Ma nel partito come è noto esistono opinioni diverse al riguardo. Per quanto tutti o quasi vedano bene il patto con i centristi, qualcuno avrebbe voluto allargarlo al nuovo movimento autonomista che sta nascendo dalle ceneri dell’Mpa. Ipotesi invece esclusa dal documento partorito dalla riunione di giovedì scorso.
Chi invece sembra guardare con attenzione al “nuovo Mpa” è Rosario Crocetta. L’ex sindaco di Gela ha avviato la sua campagna elettorale, con tanto di cartelloni e tour per la Sicilia. Il partito fa finta di niente ma lui ha già messo da un pezzo i motori avanti. E in un’intervista a La Sicilia lancia segnali di apertura, o almeno di non chiusura, ai lombardiani (“Io personalmente non mi sentirei di parlare male di Massimo Russo o di Lombardo che ha una sua vicenda giudiziaria”, dice tra l’altro). Parole che fanno seguito a quelle pronunciate da Nicola D’Agostino che al congresso dell’Mpa aveva espresso pubblico apprezzamento alla candidatura di Crocetta. Che quindi, oltre alla spinta dal basso del suo popolo che lo ha incoronato partendo da Facebook, potrebbe trovare, magari con la regia di Beppe Lumia, una sponda “nuovopolista”. Nel Pd in tanti cominciano ad aspettarsi un epilogo di questo tipo. E dal canto suo, anche Gianpiero D’Alia, leader dell’Udc è andato giù pesante contro Lumia e Crocetta, accusati dal segretario centrista di “gozzovigliare”, con il loro assessore di riferimento Marco Venturi, con Lombardo.
È questo un possibile scenario, del quale ormai si parla in casa Pd: se alla fine dovessero fallire gli sherpa che hanno tentato in queste settimane una ricomposizione del vecchio centrodestra riavvicinando Pdl e Mpa, il Nuovo Polo potrebbe essere tentato di sostenere la candidatura “civica” di Crocetta, magari riuscendo a chiudere un’alleanza anche con Gianfranco Miccichè. Anche per questo nel Partito democratico crescono d’intensità le spinte di quanti vogliono far chiarezza al più presto sulle alleanze, superando le bizze degli alleati di sinistra.