“La verità sa qual è? Che, se non arrivano i soldi di Roma, la Sicilia può chiudere. Siamo molto preoccupati”. Così uno dei partecipanti alla riunione tra i sindacati e l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo. Si è parlato di parecchi argomenti che toccano punte di malessere, per mancanza di risorse e con un settore da riorganizzare. E si è discusso dei precari Covid, sulla graticola da mesi, in attesa della scadenza del 31 dicembre. Il personale sanitario riceverà sicuramente una proroga. Gli amministrativi? Il governo ha la ‘seria volontà’ – ripetono fonti di Palazzo d’Orleans – di procedere con un prolungamento. Molto dipenderà dalle decisioni nazionali, dai piani e dal budget disponibile. I soldi di Roma – come ricordava una delle voci presenti – saranno essenziali, per questo e per altro.
La riunione: cosa si è detto
Secondo quanto trapela, nel dettaglio: i medici e le figure sanitarie dell’emergenza non avranno problemi e saranno stabilizzati, alla fine del loro percorso. Poi c’è la questione dei precari dell’amministrazione che hanno svolto un imponente servizio di logistica e di supporto. Il presidente della Regione, Renato Schifani e il governo lavoreranno, intanto, per una mini-proroga, con condizioni contrattuali più favorevoli. Un ulteriore passaggio che serva anche da test su ruoli e funzioni, sperando che il governo Meloni lanci una sorta di ‘ciambella di salvataggio’ che consenta di intravvedere prospettive certe. “Nessuno vuole scavalcare nessuno – spiega un altro dei partecipanti -. Ma questi lavoratori, anche gli amministrativi, sono necessari per la Sanità siciliana e rappresentano un capitale prezioso. Comunque abbiamo colto la volontà univoca di metterli in sicurezza”. Tutti i sindacalisti hanno chiesto la proroga in blocco, senza distinzioni. Una posizione comune a quella di molti politici che, nei giorni scorsi, sono intervenuti.
Le note dei sindacati
Ecco le note finali dei sindacati. “Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, hanno esposto le urgenze del settore e le relative proposte di soluzione sottolineando la necessità di un tavolo permanente tra Regione e organizzazione sindacali. Tanti i temi sul tavolo. Tra questi è stata richiesta, nell’immediato, una direttiva chiara sulle proroghe di tutti i contratti a tempo determinato. ‘Occorre – spiegano Gaetano Agliozzo e Antonio Trino della Fp Cgil, Paolo Montera e Marco Corrao della Cisl Fp e Pippo Piastra e Angelo Gambera della UilFpl – che l’assessore fornisca un ordine di priorità che consenta alle aziende ospedaliere di operare in modo spedito dato l’avvicinarsi della scadenza del 31 dicembre”. Altro capitolo sono le stabilizzazioni. ‘La proposta unitaria – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – è stata quella di pervenire ad un chiaro ed inequivocabile protocollo d’intesa da diramare alle aziende sanitarie e ospedaliere che, come stabilito dalla normativa nazionale, indichi le priorità. Non aspetteremo il termine ultimo per arrivare alla stipula dei contratti a tempo indeterminato'”.
“La Fials Confsal ha partecipato con il segretario regionale Sandro Idonea, la vice Agata Consoli e il dirigente regionale e commissario a Palermo, Giuseppe Forte: ‘Tanti sono i problemi irrisolti della sanità siciliana – ha detto Idonea – ma il più urgente è la scadenza dei contratti dei precari. Abbiamo chiesto la proroga di tutti contratti in scadenza portando l’esempio della Regione Lazio che li ha prorogati tutti di un anno. Per i precari assunti col click day abbiamo chiesto il mantenimento in servizio e il possibile incremento delle ore per dare loro la giusta dignità. Come Fials abbiamo inoltre rimarcato la necessità e l’importanza di procedere con celerità alla riforma del servizio di emergenza urgenza del 118 e l’assessore ha assicurato che a riguardo convocherà un apposito tavolo”.
“Il Nursind Cgs presente col segretario regionale Salvo Calamia e il vice Alfredo Guerriero ha chiesto che ‘la proroga per tutto il personale sanitario sia garantita per almeno un anno, un periodo di tempo che riteniamo necessario vista la carenza cronica di personale e utile a garantire una migliore efficienza del sistema sanitario. Riteniamo inoltre fondamentale che la proroga sia propedeutica alla stabilizzazione che dovrà avvenire entro il 2023″. (rp) Nella foto: Ersilia Lazzara, Giuseppe Forte, Sandro Idonea e Agata Consoli della Fials.