CALTAGIRONE. Con una mozione inerente “La mancata trasmissione al Consiglio di un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”, tredici consiglieri comunali di centrodestra “invitano il sindaco di Caltagirone dott. Fabio Roccuzzo” non solo “a revocare il mandato all’assessore al Bilancio per la fallimentare azione politico-amministrativa che ha condotto a non trovare soluzioni per risolvere l’attuale crisi economico-finanziaria dell’Ente”, ma anche a “rimettere il proprio mandato da Sindaco della Città di Caltagirone per consentire agli organi regionali di nominare un commissario al fine di rimettere ordine ai conti economici del nostro Comune”.
La mozione in Consiglio
Ad aver sottoscritto la mozione sono stati: Francesco Alparone (MPA), Francesco Caristia (MPA), Filippo Cillia (MPA), Luca Di Stefano (FI), Marco Failla (Gruppo Misto), Gesualdo Grimaldi (Gruppo Misto), Sergio Gruttadauria (Moderati), Giacoma La Pera (MPA), Giuseppe Marchese (Moderati), Valentina Messina (Moderati), Antonino Montemagno (FI), Giuseppe Rabbito (Gruppo Misto) e Selenia Tutone (Gruppo Misto).
Il presidente Francesco Incarbone, ha convocato il Consiglio comunale che si riunirà, in seduta straordinaria e urgente, questa sera alle ore 20 in Municipio, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba”.
Le dichiarazioni: Gruttadauria (Capogruppo “Moderati”)
“Abbiamo deciso di presentare questa mozione a seguito del fallimento politico-amministrativo dell’amministrazione Roccuzzo che in soli otto mesi dal suo insediamento ha portato il Comune di Caltagirone al dissesto finanziario senza neanche presentare un piano di riequilibrio, mettendo in ginocchio la città. L’amministrazione precedente era riuscita a risollevare le sorti del Comune di Caltagirone, riuscendo a farlo uscire fuori (nel febbraio 2018) dal dissesto finanziario ereditato dalle passate amministrazioni per i debiti accumulati, sempre dalle amministrazioni di ‘sinistra’, che hanno governato per l’ultimo ventennio la città di Caltagirone.
Per cui abbiamo chiesto in questa mozione la revoca del mandato al consulente nominato dal sindaco quale esperto in materie economico finanziarie, costato alla città (fino al 31 dicembre 2023) circa 44 mila euro, ma che ahimè non ha prodotto alcun risultato. Tant’è che oltre ad averci condotto al dissesto dichiarato ufficialmente in Consiglio comunale il 16 giugno 2022 e votato solo dal centrosinistra, l’amministrazione Roccuzzo non è riuscita a presentare all’assise cittadina neanche un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Ci aspettiamo a questo punto che il sindaco di Caltagirone prenda atto del suo fallimento e per tali ragioni lo invitiamo a rimettere il mandato di assessore comunale al Bilancio che fino a oggi ha mantenuto ad interim, affidando tale delicato compito a una persona più competente. Inoltre, nella stessa mozione, qualora lo ritenga opportuno, lo invitiamo a rimettere anche il mandato di primo cittadino, visto che al momento non ha trovato soluzioni utili ed alternative per riportare in questo ente le condizioni di normalità economico-finanziaria”.
Le dichiarazioni: Failla (Capogruppo Misto)
“La mancata trasmissione al Consiglio di un’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato perché la stessa non è stata predisposta dagli uffici competenti è di una gravità unica! Non si può dare la responsabilità di questa enorme mancanza esclusivamente agli uffici perché era compito dell’Amministrazione collaborare e controllare affinchè tutto procedesse al meglio soprattutto visto che l’amministrazione ha pagato più di di quaranta mila euro per un consulente al bilancio, per ottenere questo risultato? Una cosa che non sta ne in cielo ne in terra. Avere deciso di dichiarare il dissesto finanziario di Caltagirone senza avere un’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrata, già nei fatti pronta, è da dilettanti allo sbaraglio. Adesso chi pagherà le conseguenze più pesanti sono, purtroppo, i nostri concittadini e Caltagirone tutta. Se si continua così rischiamo di restare in una situazione di ‘limbo’ per non si sa quanto tempo… se non per anni addirittura. Se il sindaco e l’attuale Amministrazione non sono in grado di affrontare la situazione in modo adeguato, facciano un passo indietro e si dimettano per il bene di Caltagirone! Continuare così vorrebbe dire una ‘lenta morte’ per la nostra città. Caltagirone non lo merita”.
Le dichiarazioni: Alparone (Mpa)
“La mozione nasce dall’esigenza di dare alla nostra città un’amministrazione capace di affrontare la difficile situazione economico finanziario che il nostro ente sta vivendo ormai da diversi anni ma che ha visto l’aggravarsi con la dichiarazione di dissesto del 16/06/2022 voluta dall’attuale amministrazione. Come se non bastasse con la dichiarazione di dissesto, in data 11/01/2023, la giunta comunale ha ‘semplicemente’ preso atto della relazione del dirigente dell’Area II con la quale ha attestato che non ricorrono le condizioni per il raggiungimento ed il rispetto dell’equilibrio economico finanziario di parte corrente del bilancio.
Il sindaco è anche l’assessore al bilancio del nostro comune quindi in capo a lui sta la responsabilità di intraprendere le azioni che avrebbero potuto evitare nella prima fase la dichiarazione del dissesto ed in seguito di attuare tutti quelli che sono provvedimenti necessari per il risanamento economico finanziario dell’ente previsti dal TUEL. Per queste motivazioni oggettive abbiamo chiesto al Sindaco di fare un passo indietro per il bene della città e dei cittadini”.
Le dichiarazioni: Distefano (Capogruppo Forza Italia)
“Nel mese di gennaio 2023 prendiamo atto della nota del ragioniere generale e della delibera di Giunta municipale sull’impossibilità di presentare un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non rispettando l’art .259 del Tuel (che da un termine perentorio ai comuni di 3 mesi dalla nomina dell’Osl). Sin dal suo insediamento questa Amministrazione aveva dimostrato di non essere all’altezza di gestire il bilancio comunale, decidendo di dichiarare lo stato di dissesto spinti dal consulente del sindaco che non ha mai suggerito alcuna iniziativa per evitarlo. Come Centrodestra avevamo messo a disposizione gratuitamente la figura di un tecnico competente che poteva aiutare l’Amministrazione ad evitare il dissesto, ma purtroppo per la città il sindaco ha rifiutato questo aiuto. Una volta dichiarato il dissesto (evitabile) l’Amministrazione ha dimostrato di non saperlo gestire al punto da non proporre nessuna ipotesi di bilancio al Consiglio comunale.
Il centrodestra negli ultimi 5 anni con competenza ha approvato 16 bilanci corredati dai pareri favorevoli dei Revisori dei conti e dal Ministero che formalmente fece uscire il nostro Comune dallo stato di dissesto finanziario. L’amministrazione in questi 15 mesi non ha attuato nessuna manovra per cercare di razionalizzare la spesa e i servizi. L’ente Comune, non avendo un bilancio, non può programmare nulla e tutto ciò è responsabilità di questa Amministrazione che, pur pagando con soldi pubblici un consulente , non prova neanche a presentare un bilancio dimostrando ancora una volta di non avere una visione politica e programmatica nel breve e nel lungo periodo, navigando a vista. In conclusione abbiamo chiesto il Consiglio comunale ‘straordinario’, prendendo atto della situazione difficile in cui hanno fatto cadere la nostra città, per chiedere al sindaco di revocare il mandato al consulente che nulla di buono ha portato, di nominare un assessore comunale al Bilancio all’altezza della situazione e invitandolo, qualora lo ritenga, a rimettere il suo mandato perchè la città di Caltagirone non può più aspettare”.
La secca replica del primo cittadino, Roccuzzo
“Il Comune di Caltagirone non è nelle condizioni di approvare, in questo momento, l’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato per due ragioni: la prima è perchè è entrata in dissesto non per una scelta politica, ma perché questa Amministrazione comunale ha ereditato un disavanzo di 63 milioni di euro certificato dai Revisori dei Conti; la seconda perché a dicembre, quando stavamo chiudendo l’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato, il legislatore nazionale ha modificato l’articolo 255 del Testo unico degli enti locali che ha trasferito la gestione delle anticipazioni delle liquidità dall’organo straordinario di liquidazione alla gestione ordinaria.
Questo significa che ogni anno il Comune di Caltagirone si ritrova un ulteriore indebitamento, in termini di disavanzo, di due milioni e mezzo di euro che non consente di chiudere il Bilancio, perché come stabilisce il Testo unico degli enti locali i Comuni in dissesto devono presentare una procedura di riequilibrio quinquennale, quindi devono garantire un equilibrio non solo per uno o due anni, ma per cinque anni… Io, per esempio – rispetto alla mia gestione e al 2022 – ho chiuso il Bilancio in equilibrio ed addirittura con un avanzo di amministrazione di 400 mila euro, ma nel 2023, nel 2024 e nel 202 i due milioni e mezzo di euro che scaturiscono dal disavanzo (per la modifica dell’articolo 255 del Tuel) non consentono il riequilibrio. Per cui trovo davvero ridicolo che il Centrodestra, anziché fare ‘mea culpa’ per gli errori che ha commesso e i debiti che mi ha lasciato, addirittura attacchi il sindaco di Caltagirone chiedendone le dimissioni perché non è in grado di riequilibrare. Spieghino piuttosto loro alla città perché hanno lasciato alla città 63 milioni di euro di debiti.”