CATANIA – Inizia a definirsi il sentiero che porterà i 330 lavoratori di Pubbliservizi a passare alla nuova azienda speciale, la Servizi Città metropolitana Catania. L’accelerazione sugli atti formali necessari a fondare la nuova azienda, e al tempo stesso la sentenza con cui è stato rigettato il ricorso dell’amministrazione di Pubbliservizi, ha di fatto aperto la strada alla soluzione del nodo dei lavoratori e del loro destino.
La nuova società
La scorsa settimana nel giro di poche ore sono stati fatti alcuni degli atti necessari alla nascita della nuova azienda speciale. Prima la nomina da parte dell’assessore alle Autonomie locali del commissario ad acta Angelo Sajeva; poi, meno di dodici ore dopo, la delibera con cui sono stati approvati l’atto costitutivo della nuova azienda e lo statuto, modificato sulla base delle indicazioni di due consulenti.
Il commissario ad acta ha autorizzato con questa delibera il passaggio davanti al notaio per istituire la Servizi città metropolitana Catania. Con l’atto formale si indicherà qual è la quota sociale da conferire e i nominativi dell’amministratore unico o del consiglio d’amministrazione, e in questo modo, con un vertice e una quota sociale, l’azienda speciale potrà nascere ufficialmente.
La “vecchia” Pubbliservizi
Nel frattempo, è stato rigettato il ricorso con cui l’amministrazione di Pubbliservizi si era opposta, appunto, al rigetto da parte della sezione fallimentare del Tribunale del concordato di novembre. Questo significa che Pubbliservizi è ufficialmente fallita e che non ci potrà in nessun modo essere una marcia indietro. Il 15 maggio, con la fine dell’esercizio provvisorio, la società cesserà di esistere.
Dal prossimo giovedì, quindi, i commissari che si occupano del fallimento saranno costretti ad avviare le procedure di licenziamento, con l’invio di lettere ai sindacati in cui sarà manifestata l’intenzione di licenziare entro il 15 maggio. A quel punto si riaprirà la trattativa sindacale, con un tavolo a cui la CIttà metropolitana dovrebbe entrare con la sua proposta di nuova azienda speciale. A quel punto, si dovrà capire con quali modalità fare transitare i 330 lavoratori di Pubbliservizi nella nuova struttura.