Peculato, "soldi per pagare le multe": assolti ex vertici Rap

Peculato, “soldi per pagare le multe”: assolti ex vertici Rap

Secondo il giudice, "il fatto non sussiste"

PALERMO – Tutti assolti. Non regge davanti al giudice per l’udienza preliminare Walter Turturici l’accusa di peculato nei confronti degli ex vertici della Rap, la società comunale palermitana che gestisce la raccolta dei rifiuti.

Al processo, che si è svolto in abbreviato, erano imputati Sergio Marino, Roberto Dolce, Maria Concetta Orlando e Giuseppe Lopes, difesi dagli avvocati Giovanni Di Benedetto, Fabio Lanfranca e Michele Giovinco.

Secondo l’accusa, avrebbero utilizzato soldi della società per pagare alcune sanzioni pecuniarie alle quali erano stati condannati proprio in ragione delle cariche ricoperte in Rap. Da qui l’ipotesi che si fossero appropriati indirettamente di denaro pubblico.

I legali, anche sulla scorta della giurisprudenza della Cassazione, hanno dimostrato la liceità dell’azione degli imputati che hanno fatto ricorso ai fondi della società in quanto le contravvenzioni si riferivano non a condotte illegittime personali, ma a fatti commessi nell’esercizio delle funzioni. Peraltro il pagamento anticipato delle contravvenzioni aveva fatto risparmiare la Rap.

Erano stati i carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro nel 2016 a rilevare in un cantiere in corso Vittorio Emanuele e all’autoparco Rap di via Partanna Mondello alcune violazioni in materia di tutela dell’ambiente e sicurezza sul lavoro. Da qui le contravvenzioni elevate agli indagati. Secondo il giudice, “il fatto non sussiste”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI