PALERMO – Ordinanza di custodia cautelare annullata e immediata scarcerazione. Torna libero Davide Di Fiore, 28 anni, arrestato il 17 luglio scorso nell’operazione che ha colpito il mandamento di Porta Nuova.
Di Fiore è indagato per associazione mafiosa. In particolare sarebbe stato il factotum dei boss Francesco e Massimo Mulè, padre e figlio. Gli faceva da autista e si sarebbe messo a disposizione di Mulè senior per consegnare pizzini e pianificare un’eventuale fuga. In altre occasioni avrebbe accompagnato Francesco Mulè a riscuotere somme di denaro “verosimilmente di provenienza illecita”.
Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Non si conoscono ancora le motivazioni. Il legale della difesa, l’avvocato Giovanni Mannino ha sostenuto la mancanza di gravi indizi di colpevolezza.
“Gli hanno messo le cose… nelle piante, Zio Frà, per lui”, diceva Di Fiore, riferendosi, secondo gli investigatori, alle microspie piazzate nelle aiuole per ascoltare i mafiosi. È una delle tante intercettazioni acquisite durante l’inchiesta che, però, secondo il Riesame, non supportano la misura cautelare.