“Hanno trovato i fratelli di Haisam, il ragazzo che è ricoverato qui da noi al Policlnico e che li aveva persi di vista in un naufragio a Lampedusa. Abbiamo avuto la notizia e siamo molto felici. Ancora non sappiamo dove siano, ma è una cosa bellissima”. Secondo le informazioni raccolte, dovrebbero trovarsi in Tunisia.
E’ la professoressa Adriana Cordova (nella foto), che dirige il reparto di Chirurgia del ‘Paolo Giaccone’, a riferire uno sviluppo lieto della storia che abbiamo raccontato, con voce commossa. Il ventitreenne sudanese, cercava un aiuto per rintracciare sua sorella Asil, 13 anni, e Haider, 16 anni, gli unici altri superstiti della sua famiglia.
Parliamo di una delle tante vicende tragiche, riferibili alle migrazioni, che abbiamo raccontato in questi giorni. Lampedusa è, suo malgrado, il teatro del dolore di molte persone. C’è chi muore, durante la traversata. C’è chi si salva, ma perde qualcuno. Tutti quelli che approdano non dimenticheranno mai la traversata.
La moglie, il papà e la mamma del ragazzo – a quanto si è appreso – sono morti in Sudan. Una figlia piccola di Haisam sarebbe stata inghiottita dal mare, nel corso di un naufragio a largo di Lampedusa. Ma adesso arriva un raggio di sole. Lui ha mangiato, si è un po’ rasserenato, dopo la comprensibile agitazione dei giorni scorsi. La voce della professoressa Cordova, al telefono, non smette di ripetere: “Siamo felici”.