Rdc, Pennino: "Nessun caos negli uffici per gli ex percettori" - Live Sicilia

Rdc, Pennino: “Nessun caos negli uffici per gli ex percettori”

L'assessore risponde ai sindacati

PALERMO – L’assessore alle attività sociali del Comune di Palermo Rosi Pennino smentisce in una nota “la notizia pubblicata ieri da diverse testate giornalistiche locali, inviata dal rappresentante sindacale della Cgil, nella quale si afferma che i servizi sociali del Comune di Palermo sono presi d’assalto dagli ex percettori del reddito di cittadinanza e che si è venuta a creare una situazione di caos”.

“L’amministrazione comunale già dall’insediamento – puntualizza l’assessore – ha avviato un’azione di potenziamento dei servizi sociali territoriali che ha consentito, alla fine dell’anno scorso, il raggiungimento degli standard previsti dalle norme, ovvero del rapporto assistenti sociali/popolazione di 1 ogni 5.000 abitanti, con la stabilizzazione e la relativa assunzione di assistenti sociali.

Avviato potenziamento dell’organico

In previsione dell’aumento della pressione sui servizi sociali per effetto delle misure adottate dal Governo nazionale abbiamo avviato un ulteriore potenziamento, a valere sui fondi dell’Agenzia per l’Inclusione Sociale, per dotare ognuno delle 8 sedi di servizio sociale territoriale, di 4 unita di personale in aggiunta a quelli già operanti, per un totale di 32 unità”. Una misura che esternalizza il servizio, che sarà attiva da metà settembre, i cui passaggi organizzativi interni sono già stati posti in essere e che è stata comunicata ufficialmente agli assistenti sociali in servizio del Comune dall’Assessore in persona nel primo incontro ufficiale fatto proprio per affrontare il tema della presa in carico rdc.

Pennino: “Nessuna situazione di caos”

“Ad oggi – sottolinea Pennino – non si sono registrate particolari situazioni di caos e considerato che la mia stanza è attigua a quella del servizio sociale della II Circoscrizione posso confermare che non si sono verificate situazioni di rischio per gli operatori o di difficoltà nella gestione dei flussi di utenti che richiedono l’accesso ai servizi. È emersa, piuttosto, una naturale e comprensibile condizione di stanchezza per quale ho chiesto di fare un ultimo sforzo nelle more dell’imminente potenziamento dei servizi già avviato”.


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