PALERMO – Due dirigenti assolti e uno condannato a pagare 116 mila euro di danno erariale. La Procura regionale della Corte dei conti ha citato in giudizio Gaetano Sciacca, Giovanna Garigali e Venerando Lo Conti, dirigenti dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Messina. Veniva contestato un danno di poco inferiore a 400 mila euro per non avere messo all’incasso alcuni procedimenti sanzionatori facendoli prescrivere.
I tre dirigenti si sono avvicendati alla guida dell’ufficio. Hanno tutti denunciato carenze di organico per smaltire centinaia di pratiche e problemi con il programma informatico mai entrato in funzione. Nel caso di Lo Conti, gli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, hanno sottolineato che a segnalare la mancata riscossione era stato lo stesso dirigente. In effetti al suo ritorno in ufficio, nel 2019, aveva scoperto che per oltre 300 rapporti non erano state emesse le ingiunzioni di pagamento da parte del dirigente Sciacca che lo aveva preceduto. Non avrebbe avuto il tempo di smaltire le pratiche.
I giudici scrivono che “la condotta posta in essere da Lo Conti e Garigali (difesa dall’avvocato Andrea Manzi) non risulta macroscopicamente differente da quella che ci si sarebbe potuti attendere da un dirigente pubblico al loro posto, non potendo gli stessi essere ritenuti responsabili per il danno di responsabilità erariale a loro imputato”. Nel caso di Scaccia ha pesato il fatto che ricopriva l’incarico al momento in cui il termine per la prescrizione è decorso. Gli è stata però applicata una riduzione. La condanna è di 116 mila euro. La sentenza del collegio (Anna Luisa Carra presidente, Sergio Vaccarino giudice, Salvatore Grazzo giudice relatore).