PALERMO – Finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, nei confronti di un nigeriano di 49 anni, da anni stabilmente residente nel capoluogo siciliano, per violazioni alle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione a cui era sottoposto e pericolo di fuga.
L’uomo, già condannato dalla Corte d’assise d’appello di Palermo a 30 anni di reclusione nell’ambito del processo a presunti appartenenti all’organizzazione criminale nigeriana Black Axe per associazione mafiosa, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata, dopo essere stato colpito da custodia cautelare era stato scarcerato per decorrenza dei termini in attesa dell’esito del ricorso presentato in Cassazione. Era stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Palermo che, tra le varie prescrizioni, prevedeva di “non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne”.
I Baschi verdi del gruppo pronto impiego sarebbero riusciti ad accertare numerosi e continui rapporti con persone con precedenti per spaccio di droga. Gli incontri avvenivano in un negozio di generi alimentari a Ballarò dove venivano venduti stupefacenti, per lo più crack ed hashish. Inoltre, i Baschi Verdi avrebbero raccolto informazioni circostanziate in merito ai propositi dell’uomo di darsi alla fuga, emigrando in Svezia, tanto da avviare contatti con suoi connazionali già stabiliti in quel Paese, ai quali, citando la frase “quando si ottiene il denaro si ottiene il potere, il mondo è tuo”, diceva di voler emulare Tony Montana, narcotrafficante interpretato da Al Pacino nel film Scarface, il quale aveva creato un vero e proprio impero della droga dopo essere emigrato da Cuba negli Stati Uniti.