PALERMO – “Leggiamo con stupore le dichiarazioni rese dal Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Catania, Dott. Sebastiano Ardita, il quale, audito innanzi la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati nell’ambito della proposta di legge in materia di concessione della liberazione anticipata e disposizioni temporanee concernenti la sua applicazione, ha definito la liberazione anticipata cd speciale come un indulto, neppure mascherato” a intervenire sono gli avvocati Vincenzo Zummo (Camera penale di Palermo), Anthony De Lisi ed Ermanno Zancla (Osservatorio Diritti umani e Carceri della Camera Penale di Palermo).
“Parole, queste, che tradiscono una concezione carcerocentrica della giurisdizione, dove il carcere viene visto come la principale, se non la sola, risposta alla criminalità, piu vicina a impostazioni autoritarie distanti anni luce da quella che deve essere la funzione della pena in uno stato laico e democratico” aggiungono.
E aggiungono “Noi, come Camera Penale di Palermo, nel solco di una visione costituzionalmente orientata della rieducazione della pena, riteniamo invece che essa deve essere considerata come una extrema ratio ed eseguita sempre nel rispetto dei diritti umani”.
E ancora: “Sotto questo profilo denunciamo con forza la situazione di gravissimo degrado nel quale versano le nostre Carceri, dove il sovraffollamento trasforma la pena in un trattamento inumano e degradante, e per questo motivo annunziamo per lunedì prossimo 22 aprile una iniziativa: avvocati consegneranno e faranno mettere a verbale nel corso di tutte le udienze penali del distretto della Corte di Appello di Palermo, con richiesta di trasmissione ai Ministeri di Giustizia e della Salute, una dichiarazione di denuncia della situazione drammatica dei suicidi in carcere contenente una serie di proposte concrete per affrontare il non più differibile problema”.
“La Camera penale di Palermo e la sua Commissione diritti umani e carcere – concludono – invitano altresì il Parlamento e le forze politiche affinchè si possano mettere in moto i meccanismi legislativi per pervenire all’adozione di una amnistia e di un indulto per rendere più umana la detenzione abbattendo il sovraffollamento delle carceri”.