CATANIA – Un fatto è certo: all’orizzonte non sembra esservi alcun rimpasto di giunta. Del resto, ancor prima di entrare nel vivo delle consultazioni europee, il sindaco Trantino in diverse occasioni pubbliche e private lo ha fatto intendere senza lasciarsi andare a particolari esercizi di interpretazione.
Un modo diretto per mettere a tacere i tanti rumors ascoltati tra i corridoi della politica e spacciati per fuga di notizie.
L’avvicendamento
A distanza di un anno dal voto per il rinnovo istituzionale di Palazzo degli elefanti, l’unico turn over in seno al governo cittadino sarà quello automatico, come raccontato ieri, di Salvo Tomarchio che lascerà per andare a sedere a Sala d’Ercole.
Ed a tal proposito, va detto che prende sempre più quota il nome del coordinatore comunale di Forza Italia, Massimo Pesce, a sostituire il neo deputato regionale. Tuttavia, se ne parlerà con ogni probabilità tra quale settimana ancora.
Il pungolo autonomista
Eppure nell’agone di un dibattito politico al cloroformio, qualche spigolatura (fortunatamente, verrebbe da dire) la si va percependo. Ad esempio nei rapporti tra l’amministrazione ed il gruppo consiliare dell’Mpa. Non una crisi, per carità. Ma in più di un’occasione, vedi le vicende sul Porto e l’Aeroporto, passando per le pedonalizzazioni, la linea che separa la criticità dallo scontro si è sempre più assottigliata.
“È vero, qualche frizione c’è stata: ma si tratta di registrare meglio alcuni rapporti ed ora che le elezioni europee sono passate è il caso di farlo”, ci dice una fonte interna al Palazzo.
“Normale dialettica”
“Noi utilizziamo la normale dialettica di un Paese democratico – spiega il presidente dell’Assise, Seby Anastasi -, a dimostrazione che siamo un consiglio vivo. Mi preoccuperebbe un consiglio silente: noi finora abbiamo toccato tutti i temi solo in modo propositivo. Ed anzi, ricordo consigli meno propositivi ed in qualcuno di questi c’ero anche io tra i banchi dell’opposizione“.
Il rinvio
Fatto sta che, manco a dirlo, proprio ieri sera un tema come quello dell’affidamento del servizio di Tesoreria – che solo la settimana scorsa era stato inserito in modalità urgente all’ordine del giorno dell’assise, su richiesta dell’amministrazione – ha visto cadere il numero legale per via della diserzione di pezzi sparsi della maggioranza. Rinviato tutto a stasera. Ed al di là del caso specifico, in assise i numeri continuano a non tornare.