Mafia e droga, i capi di San Cristoforo: la Dda procede per 41

Mafia e droga, i capi di San Cristoforo: la Dda procede per 41 NOMI

Si presenteranno a ottobre dinanzi al Gup

CATANIA – E’ ritenuto uno dei gruppi più attivi del clan Cappello, protagonista di trame mafiose in grado di gestire, in maniera estremamente redditizia, il business della droga a San Cristoforo. E in grado di portare, da questo difficile quartiere, fiumi di cocaina e crack in giro per la città.

Le richieste sono state formulate dal sostituto procuratore Michela Maresca, con il visto del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.

Le accuse

A capo del clan, affossato dall’operazione della polizia denominata Locu, ci sarebbe Rocco Ferrara, un 46enne che avrebbe pure, tra i segni particolari, una mezza parentela con il boss Salvatore Cappello. Ora la Procura di Catania  ha chiesto il rinvio a giudizio di 41 persone.

Le accuse a vario titolo vanno dall’associazione mafiosa al traffico di armi, all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, crack, marijuana skunk e hashish, e traffico di droga semplice. E l’udienza preliminare si aprirà il 24 ottobre dinanzi al Gup Luigi Barone, nell’aula bunker del carcere di Bicocca.

I nomi

Chiesto il rinvio a giudizio, oltre che per Ferrara, anche per Sergio Arangio, 32 anni, Salvatore Bonvegna di 44, Rosetta Buda di 59, Lucio Condorelli di 50, Filippo Crisafulli di 62, Salvatore Crisafulli di 46, Francesco Cultraro di 38, Salvatore Cultraro di 57, Umberto D’Antone di 45, Giovanni Orazio Di Grazia di 53.

E ancora, per Salvatore Di Maggio di 40, Giovanni Agatino Distefano di 43, René Salvatore Distefano di 34, Francesco Grillo di 41, dei 35enni Piera Grillo e Andrea La Rosa, di Gabriele Santo Longo di 25 anni, Salvatore Marino di 34, Francesco Maugeri di 35, Antonino Oscini di 43, Mario Maurizio Providenti di 50.

Di Biagio Querulo di 37 anni, Domenico Querulo di 44, Jonathan Russo di 29, Cristina Scavone di 45, Giuseppe Spampinato di 35, Giovanni Tomaselli di 32, Giuseppe Tomaselli di 48, Nicola Tomaselli di 48, Salvatore Tomaselli di 39, Santo Tomaselli di 72, Gheorghe Laurentiu Trusca di 30.

Tra le richieste poi figurano Giuseppe Valuto Sciara di 49 anni, Giovanni Vecchio di 26, Gaetano Venuto di 34, Carmela Fiorentino di 63, Francesco Palazzolo di 50, Gianluca Pittera di 36, Ignazio Testa di 60 e Francesca Sara Tomaselli di 24.

L’inchiesta

L’indagine è stata svolta dagli agenti della Squadra mobile e della sezione antidroga della Questura di Catania. È partita nel maggio del 2020 dall’analisi della piazza di spaccio di San Cristoforo. La piazza di San Cristoforo sarebbe stata alimentata da tre diversi canali di rifornimento.

C’erano quelli capeggiati da Domenico Querulo, detto Domenico da za Lina, con uno dei suoi fedelissimi, Crisafulli detto “candeggina”, Maugeri detto “Ciccio a pà” e Querulo detto “Gino da zà Lina”. C’era poi il gruppo di Ferrara e Di Stefano, quest’ultimo noto come Giuvanneddu cammisa; e il gruppo riconducibile al presunto grossista di cocaina Giovanni Orazio Di Grazia, figlio di un esponente del clan Laudani.

I difensori

Gli imputati, nella richiesta di rinvio a giudizio, figurano difesi dagli avvocati Antonino Campisi, Giovanna Aprile, Francesco Maria Marchese, Fabio Presenti, Alessandro Vecchio, Tommaso Manduca, Salvatore Leotta, Maria Teresa Caltabiano, Eugenio Antonello De Luca, Ignazio Danzuso, Moreno Sergio Maria Perez, Evelyn Di Maggio, Alfonso Neri.

Gli altri sono difesi dagli avvocati Salvatore Pappalardo, Belinda Zisa, Dario Giuseppe Polizza Favarolo, Anna Barbara Anna Tripodi, Palmira Fulgida Mirella Viscuso, Andrea Maria Gianninò, Salvatore D’Arrigo, Gaetano Rizzo, Giuseppe Ragazzo, Iolanda Melina Diaz, Riccardo Ecora, Toty Condorelli, Salvatore Vitale, Giuseppe Passarello, Lina Loredana Biancoviso.

Il collegio dei difensori è composto infine dagli avvocati Maurizio Abbascià, Rosario Arena, Lisiana Campo, Angela Cacciato Insilla, Giuseppe Orlando, Leda Puleo e Marco Tringali.


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