CATANIA – Il giorno del confronto – e forse del chiarimento – è arrivato. Il faccia a faccia tra il sindaco Enrico Trantino e i capigruppo a Palazzo degli elefanti è in agenda. Si terrà oggi, infatti, il primo incontro ufficiale dopo il documento bipartisan redatto come atto di protesta istituzionale a seguito dell’intervista che il primo cittadino ha rilasciato al nostro giornale, dove non ha lesinato critiche al consiglio comunale.
L’odg e il documento
L’ordine del giorno della riunione dei capigruppo prevede – eccetto le comunicazioni del presidente Sebastiano Anastasi – un unico punto. “Documento Capigruppo Prot. 510756 del 20/11/2024” per essere precisi. Ma l’incontro – come da prassi – si terrà a porte chiuse.
La presa di posizione dei consiglieri ha rappresentato uno dei passaggi più difficili da quando Trantino è a capo della macchina comunale, segnato dalla mobilitazione muscolare per il taglio – in buona parte rientrano – per gli Asacom, il personale che assiste gli alunni con disabilità.
Il ruolo di FdI
Una vicenda, quest’ultima, che ha determinato la discesa in campo anche di FdI, il partito di Trantino, che ha chiesto prima dei chiarimenti in merito, per poi mettere a disposizione del sindaco la deputazione regionale per il reperimento delle risorse necessarie a fornire il servizio.
A impensierire il primo cittadino c’è ancora lo spoils system delle partecipate comunali (a cui andrebbe aggiunta anche Pubbliservizi, che fa capo alla Città Metropolitana). Un tira e molla che va avanti da mesi e che vede le forze del centrodestra in pressing.
Partecipate e rimpasto
Il rebus sulla Multiservizi sembrava risolto con la fumata bianca a favore di Nico Sofia (nome gradito alla Lega). Soluzione che, nel giro di poche ore, si è trasformata però in una nebbia nera e impenetrabile, dettata – a quanto risulta – da un problema tecnico circa l’assenza dei requisiti utili all’incarico.
Oltre al dossier partecipate, c’è chi invoca – da dietro le quinte – il rimpasto di giunta: appuntamento a cui il sindaco sembra intenzionato a dare seguito, ma solo a metà mandato. Ovvero, nel dicembre del 2025. Ma quella – almeno per ora – è un’altra storia.
Il consiglio fuori dal pantano
Intanto, la macchina del consiglio sembra essere uscita dal pantano ed è tornata a camminare. Nella serata di martedì è arrivato il parere favorevole al master plan dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. Venerdì scorso, invece, l’aula ha votato un voluminoso pacchetto di delibere, fra queste la variazione al bilancio di previsione 2024/2026.
Un adempimento decisivo che ha portato il sindaco a sventolare il ramoscello d’ulivo. Eccolo: “Il dialogo attivo tra amministrazione e consiglio – ha detto Trantino – non può che essere positivo per la nostra Catania che ha tanto bisogno di risolutezza nelle decisioni, lungimiranza nelle scelte quotidiane e di operosa generosità”. La pax istituzionale, a quanto pare, è vicina. Quella politica, chissà.