Sicilia, nuove misure sul caro-voli e novità su Ast: parla Dagnino

Le nuove misure contro il caro-voli e i passi avanti dell’Ast: parla Dagnino

La Finanziaria entra nel vivo, le parole dell'assessore all'Economia
L'INTERVISTA
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6 min di lettura

PALERMO – Il co-marketing territoriale per “continuare il contrasto al caro-voli”. Alessandro Dagnino, assessore regionale all’Economia, impegnato sulla Finanziaria, illustra la nuova leva che il governo intende azionare per “mettere in moto i meccanismi virtuosi del libero mercato”. E dagli aerei agli autobus dell’Ast, Dagnino annuncia novità per la Partecipata: “C’è l’ok alla rinegoziazione del debito di 23 milioni di euro dell’Azienda siciliana trasporti”.

Giorni di grande lavoro, lunedì la giornata decisiva in commissione Bilancio?
“Lo spero, siamo in anticipo sulla tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Stiamo analizzando a fondo tutti gli aspetti della Finanziaria in commissione, cercando la massima condivisione sul testo con l’obiettivo di snellire i lavori in Aula”.

Giovedì ha incontrato il governatore Renato Schifani per studiare il pacchetto di norme proposto dai partiti di maggioranza.
“In tempi di Finanziaria gli incontri con il presidente e gli altri esponenti del governo sono quotidiani, è normale che sia così perché le scelte devono essere collegiali e condivise”.

Correte verso l’ok alla legge di stabilità entro il 2024.
“L’obiettivo è quello, vogliamo garantire gli strumenti finanziari per il 2025 nei tempi previsti dalla legge. Se si rinviasse, anche soltanto di qualche giorno, si ritarderebbe la pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale e la spesa della Regione a gennaio sarebbe bloccata”.

Ritmi serrati, appena chiuse le variazioni di bilancio siete passati alla Finanziaria 2025-2027.
“Sì, è vero. Qualche settimana fa mi è capitato di andare in aula per l’assestamento di bilancio e di lavorare contemporaneamente alla legge di stabilità. Un doppio lavoro che ha visto impegnati anche i miei uffici, il governo e tutto il Parlamento che ringrazio per gli sforzi compiuti. Impegno che continua perché siamo in anticipo di tre giorni sulla tabella di marcia”.

Arriverà il voto della commissione già lunedì?
“Sono ottimista. Le interlocuzioni sono in corso, sia con le forze di maggioranza che con le opposizioni”.

Tutti sbandierano la propria contrarietà alle cosiddette ‘mance’, sarà davvero così alla fine?
“Al momento non ci sono proposte di carattere territoriale, anche se vorrei precisare una cosa: spesso si giudicano negativamente questi interventi, tuttavia sono misure che hanno una ricaduta positiva sui territori. Ad ogni modo, al momento non sono previsti questi interventi”.

Spazio al merito, puntate molto sugli incentivi ai Comuni virtuosi.
“Abbiamo accolto le esigenze che ci arrivavano da quel settore, dove la Sicilia fa registrare un numero anomalo di Comuni in pre-dissesto o dissesto: un centinaio su 391. Basta con le penalizzazioni, vogliamo incentivare i comportamenti virtuosi. Abbiamo inserito un fondo da 4,5 milioni per gli enti che aumentano la loro percentuale di riscossione dei tributi del 5% rispetto all’anno precedente e che approvano il proprio Consuntivo entro il 30 aprile”.

Caro-voli, avete annunciato nuovi sconti ma c’è chi vi accusa di avere azionato una inutile corsa al rialzo dei prezzi.
“Il ddl in discussione conferma le misure contro il caro-voli, che sono state utili per dare una risposta immediata alle esigenze dei siciliani, ma ora puntiamo anche ad ampliare l’offerta aerea innescando così i meccanismi virtuosi del libero mercato con il conseguente abbassamento delle tariffe”.

Non più soltanto sconti, quindi?
“Insieme con il presidente Schifani e il collega Alessandro Aricò (assessore alle Infrastrutture e mobilità, ndr) abbiamo pensato a uno stanziamento triennale per gli aeroporti minori di Trapani e Comiso che potranno così programmare con serenità le loro azioni di co-marketing territoriale utili ad attirare le compagnie aeree”.

Quanto vale la misura?
“Abbiamo inserito nove milioni di euro attraverso le tabelle del ddl. Vogliamo aumentare la concorrenza nel trasporto aereo, così da raggiungere una riduzione dei prezzi strutturale e duratura nel tempo attraverso gli accordi di co-marketing. Le società di gestione potranno così programmare le loro azioni su un periodo di tre anni”.

Non solo aerei. LiveSicilia ha fatto una ricognizione delle società partecipate della Regione: una di queste, l’Ast, sta cercando faticosamente di venire fuori dalle sabbie mobili.
“Su Ast registriamo un cambio di paradigma del quale vado orgoglioso. C’era un’esigenza finanziaria di 46 milioni di euro: la Regione non si è limitata ad approntare quele risorse per salvare l’azienda”.

Pochi giorni fa è stato annunciato il piano di risanamento.
“Il punto è proprio questo. Non bastava un piano industriale, serviva un progetto di ristrutturazione aziendale altrimenti quei soldi rischiavano di essere solo una toppa temporanea. Si è chiesto un piano di risanamento attestato da un professionista indipendente, un cambio di passo netto rispetto al passato. Le risorse ci sono e Ast ha fatto i compiti a casa egregiamente. In poco più di tre mesi è avvenuto un miracolo con la certificazione dei conti attraverso una ricognizione analitica delle poste di bilancio. Una vera e propria operazione trasparenza sui conti di Ast”.

E adesso?
“Abbiamo una buona notizia: Bnl, anche in funzione di questo percorso virtuoso, ha deciso di rinegoziare il debito di Ast che ammonta a 23 milioni di euro. Il piano, a questo punto, è esecutivo e ci sono tutte le condizioni per il passaggio ‘in house’. L’Assemblea di Ast ha già deliberato il nuovo statuto che prevede questa trasformazione. Tutte le tessere del puzzle stanno andando al loro posto”.

Luci e ombre anche sulle altre Partecipate.
“Dobbiamo però sfatare il mito del numero eccessivo di società partecipate. Ad oggi la Regione non ha più enti inutili. Le Partecipate sono in numero contenuto, abbiamo lasciato in piedi soltanto quelle strategiche, come previsto dalla legislazione nazionale”.

Restano in sospeso alcune questioni, come la Società interporti.
“In questo caso si sta facendo una valutazione che andrà alle conclusioni dopo la sessione di bilancio. La Sis in passato era stata considerata strategica perché gestisce l’interporto di Catania e dovrebbe guidare anche la realizzazione dell’interporto di Termini Imerese. Voglio precisare, però, che una eventuale liquidazione della società non significherebbe abbandonare il progetto dell’area in provincia di Palermo. Si sta semplicemente valutando se continuare a gestire entrambe le realtà con Sis o se affidarle agli uffici della Regione. L’interporto di Termini Imerese resta un obiettivo della Regione”.

La Finanziaria stabilisce anche gli aumenti per i vertici delle Partecipate, non temete ripercussioni sull’opinione pubblica?
“Abbiamo mantenuto soltanto le Partecipate strategiche e ora queste realtà hanno obiettivi ambiziosi. Per anni ci sono stati dei tagli ai compensi, anche sotto la spinta di un pensiero che considerava le società partecipate come un qualcosa di inutile e dispendioso. Ora che abbiamo ridotto il loro numero e che chiediamo il raggiungimento di obiettivi importanti, mi sembra normale pensare ad un adeguamento dei compensi: ma questo avverrà soltanto per chi ha deleghe di responsabilità”.

Quale sarà il meccanismo?
“Il sistema è già stato sperimentato nelle Partecipate del Mef ed è previsto dal Codice civile. Abbassiamo i compensi dei semplici componenti dei Cda e dei presidenti senza deleghe esecutive. Le somme risparmiate consentiranno di aumentare le indennità in favore di chi, invece, ha responsabilità di gestione, come i consiglieri o gli amministratori delegati. Una norma a costo zero”.

Con l’ok della Corte dei conti al Rendiconto c’è il via libera al rinnovo contrattuale dei dipendenti regionali. I rapporti con i magistrati contabili sono migliorati.
“Ringrazio la Corte dei conti perché ci ha consentito di migliorare certi meccanismi. Non si può pensare di dare seguito ad un contratto collettivo, che prevede degli aumenti, senza avere certezza dei numeri del Rendiconto. Il contributo della Corte è stato importantissimo, quei rilievi erano fondati. Tutto è bene ciò che finisce bene per i lavoratori, anche grazie all’apporto del collega di Giunta Andrea Messina. Sono certo che il nuovo contratto migliorerà l’efficienza della macchina burocratica regionale e auspico che possa contribuire anche ad aumentare l’appeal della Regione per i talenti che si affacciano al mondo del lavoro”.


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