PALERMO – C’era anche l’ipotesi-rimpasto tra le portate servite stasera al vertice di maggioranza, cui hanno preso parte il Presidente della Regione Rosario Crocetta e gli esponenti dei partiti che sostengono il suo governo (Pd, Udc, Megafono e Drs). Il tabù pare sia stato spezzato. Si è parlato, infatti, al momento solo in maniera assai vaga, di una giunta più “politica”. Ma se ne riparlerà tra un po’. Certamente, i rapporti tra i partiti sembrano più saldi. E questa “armonia” potrebbe essere ratificata dalle alleanze alle prossime amministrative. Altro tema portante della riunione di oggi.
Ma come dicevamo, il rimpasto. Al contrario di quanto affermato oggi nell’intervista a Livesicilia (“Nessuna fretta di sostituire gli assessori: se ne parlerà dopo Pasqua”), il governatore pare invece intenzionato a intervenire prestp. Prestissimo. Già nelle prossime ore. E i due “sostituti”, quasi certamente, saranno persone vicine al presidente. Saranno deluse, per il momento, le aspirazioni di alcune forze politiche, come i Democratici riformisti di Sicilia, che avevano chiesto di sostituire Zichichi e Battiato con tecnici, sì, ma “di area”.
Ma Crocetta nicchia. I due defenestrati li ha scelti lui. Fanno parte della sua quota. E i prescelti saranno anche in questo caso indicati direttamente dal governatore. Così, ecco la credibilissima voce di Antonio Presti (“Lo vogliono tutti, spero di convincerlo”, ha detto Crocetta). L’impressione è che ci riuscirà. Smentita dallo stesso presidente, poi, l’ipotesi Alessandro Rais, bisognerà pensare al Turismo. È lì, forse, il nodo più intricato, visto che la fuoriuscita di Battiato è stata più improvvisa e traumatica di quella dello scienziato. Dopo le due sostituzioni, poi, ecco qualche altro possibile turn-over. E in quel caso, la giunta potrebbe avere una connotazione più politica. Sebbene Crocetta abbia sempre precisato che “i deputati servono in Aula”, a puntellare una maggioranza tutt’ora molto risicata. I vari Cimino e Dipasquale, insomma, potrebbero restare a bocca asciutta. Nell’area della “Voce siciliana”, però, ecco riaffacciarsi il nome di Titti Bufardeci. Si vedrà. Intanto, come detto, arriveranno due assessori estranei alla politica, come confermato dal capogruppo dell’Udc Lino Leanza: “Sono andati via due tecnici, – ha detto – penso che arriveranno altri due tecnici. Sarà una scelta del presidente Crocetta, ma credo che si muoverà in questa direzione”.
Ma alla riunione di oggi non s’è parlato solo di rimpasto. C’è un bilancio che “bolle in pentola”. Una pentola che rischia di saltare davvero. Sono circa due i miliardi di euro da tagliare. Gli esponenti della maggioranza hanno sottolineato la necessità di rivedere attentamente alcuni capitoli. Altri temi al centro della riunione, quello della legge sulla “doppia preferenza di genere”. La maggioranza sembra orientata a lavorare su un testo che escluda, per il momento, tutti gli altri aspetti della legge elettorale che non abbiano a che vedere con la “doppia preferenza”. La norma arriverà all’Ars il prossimo 3 aprile. “ La maggioranza è coesa, – ha concluso Leanza – andiamo avanti nella direzione del cambiamento”.