Un tributo alla propria storia artistica e, al tempo stesso, un ponte con l’attualità: è questo il senso del tour “Notte Prima degli Esami 40th Anniversary – 2025 Edition” di Antonello Venditti, nato per celebrare i quarant’anni di “Notte prima degli esami” e dell’album “Cuore”.
Sabato 6 settembre il cantautore romano è approdato al Teatro di Verdura di Palermo per la prima delle due tappe in programma nel capoluogo siciliano.
“Benvenuti ai 40 anni di ‘Cuore’, questo è più di un compleanno – ha detto prima di intraprendere un viaggio a ritroso nel suo sconfinato repertorio – Innanzitutto volevo ringraziare la Sicilia e in particolare Palermo. Voi non lo sapete ma io sono in Sicilia da più di un mese. Quindi la Sicilia la conosco bene”.
Antonello Venditti ha ricordato le sue radici palermitane: “Mio nonno, da parte di madre, era il principe Rivarola di Roccella”. Camicia bianca, jeans e occhiali scuri a goccia d’ordinanza, il cantautore 76enne ha regalato al pubblico palermitano quasi tre ore di musica tra strumenti acustici e arrangiamenti elettronici.
Il cantautore parla troppo ai concerti? La sua risposta
La scaletta ha alternato momenti intimi affidati alla sua intensa e inconfondibile voce a momenti corali in cui gli spettatori sono diventati protagonisti, intonando i ritornelli che si tramandano di generazione in generazione.
L’artista non si è limitato a eseguire le canzoni: tra un brano e l’altro ha dialogato con la platea, intrecciando racconti personali ed episodi legati alla nascita dei suoi brani. Una tradizione che qualche giorno fa, al Teatro Antico di Taormina, gli è valsa una piccola contestazione da parte di alcuni fan che avrebbero voluto che si limitasse a cantare.
Durante il concerto palermitano, Antonello Venditti ci ha scherzato più volte su. “Non voglio tediarvi oltre, anche perché vi tedierò ancora”, ha ironizzato tra una presentazione e l’altra.

Antonello Venditti a Palermo, il plauso alle donne e l’amore per Roma
In scaletta, alcuni dei suoi cavalli di battaglia, come “Nata sotto il segno dei Pesci”, “Peppino”, “Stella”, “Amici Mai”, “Alta Marea”, “Piero e Cinzia”, “In questo mondo di ladri”, “Che fantastica storia è la vita” e “Notte prima degli esami”.
Il cantautore romano si è congedato dal suo pubblico con “Roma Capoccia” e “Ricordati di me”. Prima di intonare “Giulio Cesare” ha accennato alla sua amicizia con Paolo Rossi e ad un’epoca in cui “i sentimenti erano puri”.
“Questa non è stata una grande estate per me – ha confidato – mi sono successe cose che devo ancora metabolizzare”. Parole che hanno preceduto “Qui”, brano dedicato a Paola (una ragazza con cui ha vissuto una storia travagliata rincontrata in una sera caldissima di agosto, ndr) e di riflesso a tutte quelle donne che ti prendono per mano e ti fanno fare cose impensabili.
“Le mie uniche droghe sono l’adrenalina, l’amore e Roma”, ha detto prima di eseguire “Non è la cocaina”. Nella Capitale, ha sottolineato, “è difficile trovare qualcosa di efficiente ma ti può succedere di tutto, anche di innamorarti”. “Ci vorrebbe un amico” è invece dedicata a Lucio Dalla che gli salvò la vita.
L’amicizia con Lucio Dalla che gli salvò la vita
“Mi ero appena separato (da Simona Izzo, ndr), non avevo più mio figlio, non avevo una lira ed ero depresso – ha raccontato Antonello Venditti a Palermo – Lucio mi portò in Brianza”. Dopo due anni, Dalla gli trovò una casa a Trastevere e lo mise in contatto con la padrona di casa.
“Ho incontrato un angelo. Lei era stata tradita dal marito e si vendicò. In quella casa è scoppiato ‘9 settimane e ½’ che poi è diventato ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’. Dopo due giorni, non volevo più morire. Poi quella casa me la sono comprata”.
A margine del live palermitano Antonello Venditti ha fatto capolino su Facebook. “È stato un bellissimo concerto, mi è piaciuto proprio tanto tanto. Adesso sto in un posto meraviglioso, sto in barca. Cosa volere di più dalla vita? Ho passato un mese in Sicilia e un mese in Sicilia mi ha insegnato un sacco di cose. Vi voglio dire grazie con tutto il cuore, stasera mi sono veramente divertito e spero che voi vi siate divertiti quanto me”, ha detto ricordando l’appuntamento del 10 settembre, sempre al Teatro di Verdura.
