PALERMO – Il sì più atteso era quello per il nuovo asilo nido di Brancaccio, che tante polemiche ha provocato in questi mesi, anche se uno dei progetti di maggior peso è quello per affidare ai privati tutti gli impianti di illuminazione di Palermo.
Il consiglio comunale ieri pomeriggio ha dato il via libera al piano triennale delle opere pubbliche, non senza tribolare. Al netto delle accuse tra maggioranza e opposizione (che fanno parte del copione) e di qualche screzio, l’atto è passato.
Gli occhi sono ovviamente puntati sull’elenco annuale 2025 che contiene le opere da far partire subito e che da solo vale quasi 400 milioni di euro, di cui quasi la metà privati.
Sì all’asilo
Il nodo politico più rilevante era quello dell’asilo nido di Brancaccio. Approvato il piano, adesso il Comune potrà firmare il contratto (la ditta è stata già scelta) e avviare i cantieri. La struttura costerà 3,9 milioni di euro da finanziare con i fondi Poc, che però potranno coprire fino alle spese rendicontate al 31 dicembre 2026.
Il cronoprogramma prevede il collaudo nell’estate del 2027 e quindi, se non ci saranno proroghe, gli uffici prevedono di garantire le spese (si parla di un milione di euro) con fondi comunali o comunque da reperire in altri programmi.
I privati in Amg
Altra voce di rilievo è quella sui privati in Amg. La società partecipata adesso individuerà il privato da proporre al Comune per investire 180 milioni di euro e intervenire su tutti gli impianti di illuminazione della città, compresi i semafori e l’efficientamento energetico degli immobili pubblici.
Le opere
L’elenco annuale presentato dalla giunta comprende 80 interventi che vanno dall’illuminazione dei monumenti Unesco al restauro dell’ex collegio san Rocco, dalla riqualificazione della costa sud alle nuove linee del tram, con tanto di parcheggi di interscambio.
E ancora interventi sui beni confiscati, appalti quadro per le manutenzioni, la piazza dello Zen, la riqualificazione del Polo tecnico e il completamento del restauro dello Spasimo.
I progetti riguardano l’ittico e l’ortofrutticolo, il contratto di fiume per l’Oreto, la manutenzione del Velodromo, il nuovo volto di via Roma, la pavimentazione ai Quattro Canti, i portici di piazzale Ungheria, i Cantieri della Zisa.
Tanti gli emendamenti tecnici chiesti dalla giunta. Si va dall’ampliamento dei Rotoli per 1,5 milioni agli interventi presso gli uffici della Ragioneria generale di via Roma per 400 mila euro, da un centro per senzatetto in via Messina Marine (850 mila euro) agli interventi sulla chiesa di san Paolo a Borgo Nuovo (2,5 milioni finanziati dallo Stato), passando per l’accordo quadro per le abitazioni di anziani non autosufficienti e le fognature da via Cruillas a via Mango (1,1 milioni).
L’accordo quadro per le piste ciclabili vale 1,8 milioni, gli interventi sul fiume Oreto cinque. Numerosi gli interventi nelle scuole e nelle palestre (Domino, Da Vinci, Mattarella e Borgese) che così potranno restare aperte anche nel pomeriggio.
L’elenco 2026
Quasi 20 milioni vanno al Teatro Massimo per interventi di restauro e impianti, due milioni e mezzo serviranno per la messa in sicurezza del ponte Emily Balch sulla circonvallazione, in elenco 2026, e altrettanti per il il campo da rugby nell’area Malvagno alla Favorita.
Il nuovo sovrappasso di via Perpignano costerà 5,3 milioni, sei milioni e mezzo serviranno per rifare il mercato ittico.
Nell’elenco annuale 2026 trovano spazio un centro di raccolta nella zona della Fiera del Mediterraneo, un altro in Prima circoscrizione, una nuova piazza a Brancaccio, un museo sulla seconda guerra mondiale nelle cisterne sotterranee di Nervi alla Favorita, la riqualificazione del mercato delle pulci per 4,3 milioni e del cimitero storico degli Inglesi, il recupero del parco di via Nave e dei vespasiani pubblici.
E ancora le coperture con impianti fotovoltaici dei parcheggi di via Mongibello, Emiri, Giotto, Francia, Galatea, del Fante, Cavalieri del lavoro e generale Di Maria. E ancora un parcheggio pubblico alla Bandita, nuovi spazi pubblici alla Guadagna, l’eliminazione del tappo di via De Benedetto a Tommaso Natale, l’area verde nell’ex tenuta di villa Pomara, un asilo nido alla Falconara.
Tre milioni per la rigenerazione di piazza Boiardo, funzionale alla linea A del tram, 5,8 sono previsti per il progetto della green way fino a Monreale.

