Ritardi nel buono-scuola | Le famiglie pagano i libri - Live Sicilia

Ritardi nel buono-scuola | Le famiglie pagano i libri

Genitori costretti a pagare l'intero valore dei testi scolastici, in attesa dell'erogazione del contributo regionale. I librai: "Non abbiamo scelta, rimborseremo le famiglie soltanto davanti alla certezza dei fondi da parte degli enti locali".

PALERMO – Brutte notizie per le famiglie che quest’anno dovranno acquistare i testi scolastici. Dopo i ritardi nell’erogazione del buono scuola relativo agli anni passati da parte della Regione, per l’anno scolastico 2013/2014 i genitori saranno costretti a comprare i libri a prezzo intero per poi ottenere, solo in un secondo tempo, il rimborso. I lunghi tempi di attesa dei pagamenti da parte dei Comuni, che ricevono il contributo regionale per l’acquisto dei libri, hanno creato grosse difficoltà agli esercenti, costretti nel frattempo a pagare i propri fornitori.

Da qui, dunque, la decisione da parte di molti librai: davanti all’assenza del buono scuola, incassare l’intero prezo dei libri e rimborsare successivamente i clienti. “Non sappiamo se e quando verranno rilasciate le cedole – dice Giusy Di Vita, impiegata in una libreria palermitana -. Siamo costretti a chiedere il pagamento dei libri, il rimborso avverrà soltanto quando otterremo il pagamento da parte del comune”.

Ne fanno le spese, dunque, le famiglie, costrette a sostenere spese notevoli per l’acquisto dei testi. “Tante famiglie sono in difficoltà economica e vanno via senza libri. Ci chiedono il motivo di questa scelta, ma noi non possiamo più anticipare tutti questi soldi”. Sulla stessa lunghezza d’onda Chiara Siro Brigiano, titolare di un’altra libreria palermitana: “Purtroppo i Comuni ‘virtuosi’ non sono molti e spesso non hanno i soldi per pagare le librerie in tempi brevi, così noi aspettiamo anche anni. Noi librai – conclude – affrontiamo molte spese per cercare di andare in contro alle famiglie, ma spesso andiamo in perdita. Le librerie che non hanno grosse risorse economiche alle spalle, purtroppo, devono mandare via i clienti”.


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