PALERMO – “Abbiamo liquidato la prima e la seconda rata ai vincitori del primo anno e stiamo procedendo a tranci al pagamento di tutte le borse di studio dell’anno accademico 2012/2013”. Il commissario dell’Ersu, Giuseppe Amodei, rassicura gli studenti universitari del secondo anno e degli anni successivi che, a una quarantina di giorni dalla data prevista per il pagamento delle borse di studio, non si sono ancora visti liquidare le somme previste.
Al momento, però, è pari a circa 650.000 euro la cifra disponibile per il pagamento delle borse, con la quale si potrà coprire solo il 40 per cento di quelle effettivamente vinte. Sono seicento, dunque, le borse di studio che saranno liquidate nell’arco di dieci giorni, seguendo l’ordine delle singole graduatorie. Ma per completare i pagamenti, dall’Ersu precisano che si attendono le somme dal Miur e dall’Università di Palermo. “Si tratta semplicemente di un modo diverso di procedere ai pagamenti rispetto alle modalità attuate fino ad oggi – rassicura Amodei -. Volevamo attendere che arrivassero tutti i fondi per completare i pagamenti, ma poi abbiamo deciso che era preferibile liquidare le somme di volta in volta”.
Il rettore Roberto Lagalla tiene a precisare che si tratta di “una vicenda che attiene esclusivamente all’Ersu. L’Università – sottolinea – si limita a trasferire all’ente le tasse per il diritto allo studio, ma l’unico rapporto diretto è quello tra l’ente regionale per il diritto allo studio e gli studenti stessi”. Riguardo al ritardo nei pagamenti delle borse, il rettore precisa: “Non ci riguarda in modo diretto, a farsene carico è l’Ersu che acquisisce i contributi e li eroga ai vincitori. L’Università – conclude Lagalla – c’entra solo per una minima parte, dal momento che l’ente regionale prende sia fondi nazionali che regionali da parte del Miur. Le quote che elargisce l’Università riguardano solo le tasse per il diritto allo studio, che versiamo al momento dell’iscrizione degli studenti”.