PALERMO– “Gli arresti di oggi effettuati a Catania su richiesta della Guardia di Finanza e del procuratore Gennaro, rivelano l’esistenza di un mondo di colletti bianchi protesi all’accaparramento illecito della risorse pubbliche. Tale mondo è stato coperto e qualche volta rappresentato da una parte consistente del sistema politico siciliano, che ha fatto anche gli affari con tale sistema deviato. Viene fuori il ruolo di qualche funzionario della Regione e di parenti eccellenti di politici, nello schema classico che troviamo in tutta la formazione: fatture false a fronte di servizi inesistenti e a volte anche di alunni inesistenti. Ormai sono pochi gli enti che si salvano dagli scandali ed è l’ora di ripensare concretamente a un nuovo sistema di formazione che faccia a meno degli enti privati, che non solo effettuano i servizi a costi molto più alti di quanto costerebbero direttamente alla Regione, ma forniscono spesso una qualità dei corsi assolutamente inaccettabile. La Regione sarà ancora più dura nei confronti di coloro che sbagliano o hanno sbagliato, ritenendo che i soldi dei siciliani debbano essere spesi per il popolo siciliano e non finanziare le clientele della politica. Su questo tema noi abbiamo aperto uno scontro sin dall’inizio che sta portando a fare chiarezza e pulizia. Verificheremo anche i comportamenti che hanno avuto i funzionari e i dirigenti sulla vicenda denunciata dalla procura di Catania, ma ritengo che con altrettanta immediatezza bisogna attivare la procedura di sospensione dell’accreditamento degli enti e del personale regionale coinvolti. Intanto grazie ai magistrati per il loro splendido lavoro e grazie alle forze dell’ordine di Catania, con cui siamo sempre pronti a collaborare, fornendo ogni documentazione necessaria”.
Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta