CATANIA – “Uno sfregio permanente all’immagine della Sicilia. Un altro presidente che viene condannato per fatti attinenti a Cosa nostra è un pugno nello stomaco, oltre che, ovviamente, un fatto di inaudita gravità”. Così il gruppo del Movimento 5 stelle all’Assemblea regionale siciliana commenta la sentenza del Gup di Catania che ieri ha condannato l’ex governatore Raffaele Lombardo a 6 anni 8 mesi per concorso esterno all’associazione mafiosa.
“Se i fatti addebitati a Lombardo dovessero trovare conferma nei successivi gradi di giudizio – aggiunge il gruppo 5Stelle – l’immagine, già appannatissima delle istituzioni, risulterebbe ancora più compromessa e contribuirebbe a scavare un ulteriore solco con la gente. Fatti del genere rischiano di marchiare a fuoco i siciliani onesti ovunque nel mondo. Il problema ancor più grande è che questi epiloghi sono solo la punta di iceberg che partono da una corruzione diffusa, dal voto di scambio e dalla condizione di povertà delle famiglie siciliane, che, a volte, risultano, per rassegnazione o per disperazione, conniventi e addirittura dipendenti da un certo sistema politico”. “Finché non libereremo le famiglie dalla preoccupazione del domani – conclude il gruppo del M5s all’Ars – non riporteremo i disillusi a votare, non cambieremo la ‘cultura’ di questa regione, avremo sempre una politica, portatrice di interessi particolari e non collettivi”.