Test per le Professioni sanitarie |La carica dei tremila - Live Sicilia

Test per le Professioni sanitarie |La carica dei tremila

Stamattina le prove d'accesso. I posti disponibili sono 435. Contestazioni contro il numero chiuso.

Università di Palermo
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PALERMO – Si sono svolti stamattina i test d’ammissione per i corsi di laurea delle Professioni sanitarie dell’Università degli studi di Palermo. Sono quasi 3.000 i candidati presenti per un totale di 435 posti disponibili, e ricomincia la polemica sui test d’ingresso. Una questione che di anno in anno si complica sempre più a causa del numero chiuso e del costo di accesso ai test, che stavolta sale a 55 euro.
Numeri poco rassicuranti per gli studenti che intendono iniziare la carriera sanitaria. Tra i corsi più richiesti si classificano ai primi posti Infermieristica con 1.077 candidati per 205 posti tra Policlinico e Civico, Fisioterapia con 790 candidati per soli 37 posti disponibili e Logopedia con 327 posti per 35 candidati.
I test sono iniziati alle 11 e si sono svolti tra il Polo didattico e l’edificio 16 di viale delle Scienze e le Aule nuove di via Parlavecchio. Gli studenti hanno avuto cento minuti in tutto per rispondere ai quesiti su matematica, fisica, biologia, chimica, logica e cultura generale.
Non solo neo diplomati: tra i banchi delle aule universitarie tornano anche studenti di altre facoltà che da anni tentano l’accesso. È questo il caso della studentessa Simona Evola: “Sono iscritta in Farmacia – spiega – e provo da due anni ad entrare in Ostetricia, non demordo”. Non si tratta di un caso isolato: altri come Simona tornano a provare i test. “Sono iscritto a Scienze Motorie e questa è la seconda volta che provo l’accesso a Infermieristica – dice lo studente Antonino Cavoli – mi sono preparato da autodidatta perché i corsi a pagamento sono troppo cari”.
A sostenere gli studenti ci sono i volontari delle associazioni universitarie “Intesa Universitaria” e “Auletta 99”. “Mettiamo a disposizione la nostra esperienza per chi si affaccia al mondo universitario, fornendo consigli e informazioni – interviene Luigi Di Liberto, volontario di Auletta 99 – Inoltre, abbiamo creato un gruppo su Facebook che sia chiama ‘News test di ammissione 2014-2015′ dove oggi pomeriggio verranno inserite le correzioni dei test”.
Non sono mancate le proteste. Questa mattina il Collettivo degli studenti medi universitari ha protestato contro il numero chiuso. “Abbiamo organizzato un blocco simbolico ai test d’ingresso per ribadire l’opposizione ai furti legalizzati della governance universitaria che di anno in anno aumenta il costo dell’accesso ai saperi – afferma Gianmarco Codraro, studente di Ingegneria dell’energia e rappresentante del Collettivo – sono migliaia gli studenti che hanno pagato per accedere ai test di ingresso, costo che è stato aumentato di 5 euro rispetto all’anno scorso e che testimonia come lo Stato non garantisca a tutti il diritto allo studio”.
Sono infatti in tanti ad avere pagato per accedere a più test, nella speranza di entrare in un corso di laurea e di non restare fuori. E’ questo il caso di Rossella, una neodiplomata che oggi affronta il suo secondo test di ingresso: “Oggi provo l’accesso per le Professioni sanitarie ma già ad aprile avevo provato il test per accedere a Medicina, che rimane la mia prima scelta. Se non dovessi entrare in nessuno dei due corsi non so cosa farei”.
Non mancano le proposte rivolte al Ministro dell’Istruzione Giannini, come nel caso del sindacato studentesco Udu, che propone un biennio comune per tutte le facoltà medico-scientifiche in cui gli studenti possano prepararsi in maniera omogenea alle materie che dovranno affrontare nel loro percorso universitario. “Questa proposta faciliterebbe il passaggio da un corso di laurea un altro, ad esempio, da Farmacia a Medicina – osserva Cristina Geraci, laureata in Riabilitazione psichiatrica e iscritta al terzo anno di Medicina – consentirebbe inoltre di poter convalidare più materie possibili al fine di non perdere ulteriori anni rispetto a quelli già persi, magari, per il test d’accesso”.

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