PALERMO – Coordinare i comuni siciliani che parteciperanno al cluster BioMediterraneo dell’Expo. Sarà questo il compito dell’Anci Sicilia, che ha firmato un protocollo di collaborazione con l’assessorato regionale all’Agricoltura. L’accordo è stato sottoscritto a Palermo dall’assessore Nino Caleca e dal presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando. Presenti gli assessori Li Calzi e Vancheri e di Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento Pesca dell’assessorato guidato da Caleca nonché responsabile del cluster BioMediterraneo.
Nel corso dell’incontro il tema sviluppato è stato quello sul ruolo dei comuni e delle aziende presenti sul territorio nell’ambito delle iniziative previste per l’Expo 2015. “Anci lavora da otto mesi per la coordinazione del lavoro dei vari Comuni siciliani che vogliono essere presenti all’Expo di Milano – ha spiegato Orlando – e crediamo che la cooperazione sia uno degli aspetti più positivi per lo sviluppo dei Comuni. La partecipazione da parte dei Comuni sarà massima, perché l’esposizione milanese è una vetrina irrinunciabile”. Fondamentale, dunque, la firma di un simile protocollo per i Comuni dell’Isola. “Un ulteriore protocollo d’intesa verrà firmato anche con l’Assessorato alle Attività Produttive – ancora Orlando –, per far sì che, partendo dalle eccellenze dell’agroalimentare siciliano si punti ad internazionalizzare la nostra regione tanto in termini imprenditoriali quanto in quelli turistici”.
Compito dell’Anci, dunque, quello di coordinare il lavoro dei Comuni che parteciperanno alla manifestazione del prossimo anno. “L’Anci dovrà anche spingere i Comuni ad interagire”, ha affermato Nino Caleca, specificando come il suo assessorato stia serrando i tempi affinché ogni partecipante dello stand Sicilia dovrà ovviamente attenersi alle ferree regole della certificazione antimafia: “La cosa su cui più puntiamo è la totale trasparenza, pena l’esclusione dalla manifestazione. La certificazione antimafia sarà la garanzia richiesta per la partecipazione, perché non ci possiamo permettere di fare figuracce internazionali, concedendo spazio a chi vive in connubio con il malaffare”.
Anche secondo l’assessore al Turismo Cleo Li Calzi l’Expo 2015 sarà una risorsa straordinaria da sfruttare. “Dobbiamo essere capaci di utilizzare l’esposizione come una vetrina – spiega -, per questo è necessario un grosso lavoro a monte, in questi mesi che la precedono. Il prossimo 17 dicembre, io ed altri cinque assessori (Caleca, Vancheri, Purpura, Baccei e Croce) faremo una conferenza congiunta per presentare un piano di regole che daranno il via ad una nuova progettualità per il Turismo nell’Isola. È fondamentale mischiare le strategie per presentare il prodotto Sicilia in maniera che sia turisticamente vendibile”.
Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive, tiene particolarmente a sottolineare la grande opportunità di sviluppo economico che un’occasione come l’Expo può portare alla Sicilia. “Speriamo di coinvolgere nei bandi pubblici che produrremo nei prossimi mesi quanti più enti locali e realtà imprenditoriali possibili. Organizzeremo molti incontri B2B e per questo ci attendiamo un’ampia partecipazione: Expo – ha spiegato Vancheri – non è una fiera tradizionale, ma una vera e propria vetrina necessaria affinché la Sicilia diventi un prodotto spendibile anche a livello imprenditoriale. Per farlo, è necessario agire in direzione di uno sviluppo di marketing territoriale, che è qualcosa che alla nostra regione è mancato parecchio, in questi anni”. Una nuova linea nella quale l’assessorato alle Attività produttive si sta già muovendo con rapidità. “Con i fondi comunitari 2006-2013 il cui utilizzo è stato esteso fino alla fine di quest’anno – conclude Vancheri – stiamo sviluppando il piano di internazionalizzazione 2014-2015 per la Sicilia, che vedrà in Expo la più grande opportunità da sfruttare”.

