PALERMO – Stipendio più “leggero” per 91 dirigenti del comune di Palermo. La giunta Orlando ha infatti approvato una delibera che applica, anche nel capoluogo, alcuni automatismi previsti per legge: in pratica il fondo per gli alti burocrati non può essere più alto del 2010 e viene diminuito man mano che i dirigenti vanno in pensione.
A conti fatti, vuol dire che a partire dal 2015 le somme per pagare gli stipendi dei burocrati sono diminuite di quasi un milione: la cifra arriva a 3,7, di cui 3,2 per le indennità di posizione dei 91 dirigenti e poco meno di 500mila euro per le indennità di risultato. Ma dal momento che l’indennità di risultato deve essere almeno il 15% di quella di posizione, bisogna tagliare ulteriormente il che equivale, per l’anno in corso (considerato che gennaio ormai non si può toccare), a mille euro annui a dirigente, 13esima compresa.
Volendo tirare le somme, il fondo di retribuzione di posizione scende a 3,1 milioni. Ai 5 dirigenti di fascia A andranno 51.223 euro l’anno, al dirigente A-V 54.223 euro, ai 17 di fascia A1 43.233, ai 53 di fascia B 32.233, ai 2 di fascia B-V 35.233 e ai 13 di fascia B1 (avvocati cassazionisti) 24.233.
La delibera non riporta di alcun passaggio con i sindacati, ma fa anche saltare all’occhio che al comune di Palermo si contano 23 dirigenti di fascia A, cioè quelli alla guida di settori più complessi, di cui 16 capiarea e altri 7 a capo di normali uffici ma che prendono circa 11mila euro in più rispetto ai B. In pratica quasi quanto viene tagliato dal fondo.