PALERMO – Dopo le assoluzioni e la sentenza di non luogo a procedere del febbraio scorso due imputati escono definitivamente dal processo sui “veleni alla Procura della Repubblica di Siracusa”.
La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura contro l’assoluzione dell’avvocato Piero Amara e dell’imprenditore Alessandro Ferraro. Per loro il capitolo giudiziario si chiude positivamente. Il ricorso è stato giudicato “inammissibile” dai supremi giudici. Deve ancora essere fissato il processo d’appello, invece, per gli altri quattro imputati assolti in primo grado dal giudice per l’udienza preliminare: Maurizio Musco, già pm a Siracusa e oggi in servizio a Palermo; Ugo Rossi, già procuratore capo aretuseo e oggi pm a Enna; Roberto Campisi, ex procuratore a Siracusa e ora aggiunto a Catania; l’ispettore di polizia, Giancarlo Chiara.
Gli imputati dovevano difendersi, a vario titolo, da una decina di presunte ipotesi di abuso di ufficio. In particolare, Amara e Ferraro, furono coinvolti nella vicenda del Catania calcio, risalente al 2007, che vide l’iscrizione al registro degli indagati dei calciatori Gianluca Falsini ed Armando Pantanelli per frode sportiva. Secondo l’accusa, il pm Musco, pur di favorire lo studio dell’avvocato Amara, avrebbe fatto indagini in difetto di competenza, rifiutandosi in un primo momento di trasmettere gli atti alla Procura di Catania. Il secondo capo d’imputazione riguardava l’inchiesta legata alla pratica edilizia della suocera dell’avvocato Amara gestita dalla Ecostruzioni srl.
Il Gip, nel febbraio scorso, ritenne le vicende non meritevoli di passare al vaglio del dibattimento. Contro la sentenza di non luogo a procedere la Procura aveva proposto appello. Ora respinto dalla Cassazione.