Un luogo per le proteste - Live Sicilia

Un luogo per le proteste

Il corsivo. Oggi il centro di Palermo è andato in tilt per l'ennesimo corteo. Il numero crescente di proteste suggerisce di cercare altre soluzioni

Metti una mattina di pioggia torrenziale in una città già sconquassata da cantieri sparpagliati un po’ ovunque. E metti nell’asse viario principale del centro città un corteo di protesta a dare il colpo di grazia alla già complicata mobilità del capoluogo. È il quadro di questa mattina a Palermo. Il traffico nel centro è andato letteralmente in tilt per via di un blocco stradale. A protestare una rappresentanza dei “vigili del fuoco discontinui”. Partiti da piazza Croci per sfilare fino alla prefettura (secondo il racconto di un automobilista a Livesicilia sarebbero stati meno di duecento persone) hanno bloccato il passaggio delle auto. Il caos in centro a quel punto è stato totale. I pompieri stagionali protestano contro i tagli previsti dal governo. Protesta nelle sue motivazioni senz’altro legittima, comprensibile e costituzionalmente garantita. L’ennesima in una città messa in ginocchio da una crisi internazionale congiunturale che si è innestata su un’altra crisi, locale, strutturale e quasi atavica. Conseguenza? Una fiumana senza fine di proteste, manifestazioni, sit-in, cortei. A Piazza Indipendenza ormai è quasi una notizia quando non manifesta nessuno. Davanti alla prefettura i sit-in sono quasi all’ordine del giorno. E poi ci sono gli assessorati regionali, anch’essi spesso e volentieri teatro di altre proteste. Insomma, le categorie di scontenti, grazie anche al fattivo contributo di questa disastrosa Regione, s’ingrossano giorno dopo giorno, e con esse il caos nelle strade cittadine, anche in quelle non messe alla prova dai tanti cantieri aperti qua e là per tram e anello ferroviario. Ecco che forse, in un momento talmente “caldo” e straordinario, ragioni di ordine pubblico suggerirebbero forse, ovviamente nel rispetto dei diritti di tutti, di ridurre al minimo le proteste che paralizzano l’asse viario principale della città, quello di via Libertà e individuare un luogo per la protesta organizzata (un po’ come a Roma Piazza Santi Apostoli) che salvaguardando il diritto di ciascuno a far sentire la propria a difesa dei propri diritti, consenta però al resto dei palermitani di non precipitare in un autentico incubo. Come quello di stamattina.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI