CALTANISSETTA– La Corte d’Assise di Caltanissetta ha respinto la richiesta, avanzata martedì scorso dalla difesa di un imputato, di disporre una perizia d’ufficio per stabilire con precisione i componenti dell’esplosivo con cui venne confezionato l’ordigno utilizzato per la strage di Capaci del 23 maggio ’92. I giudici, che hanno emesso l’ordinanza nell’udienza di oggi, non ritengono necessaria una nuova perizia, ritenendo di avere acquisito abbastanza elementi sulla base delle consulenze di parte fatte eseguire sia dalla Procura nissena che dai difensori. Alla nuova perizia si era opposto il pm Stefano Luciani, il quale aveva chiesto di riascoltare sia i propri consulenti che quelli della difesa ed eventualmente disporre un confronto, ma anche questa richiesta è stata respinta. Nel processo per l’attentato costato la vita a Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, sono imputati Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Lorenzo Tinnirello, Giorgio Pizzo e Cosimo Lo Nigro.(ANSA).
I giudici, che hanno emesso l'ordinanza nell'udienza di oggi, non ritengono necessaria una nuova perizia, ritenendo di avere acquisito abbastanza elementi sulla base delle consulenze di parte fatte eseguire sia dalla Procura nissena che dai difensori
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