PALERMO- Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accolto la richiesta di Giuseppe Salvatore Riina di incontrare il padre Totò, malato e detenuto nell’ala ospedaliera del carcere di Parma. Una prima richiesta avanzata da Riina junior, lo scorso giugno, era stata rigettata dai giudici di sorveglianza. Questo sulla base di una relazione delle forze di polizia che evidenziava presunti contatti mantenuti da ‘Salvuccio’ con il vecchio capo mafia e le famiglie del territorio corleonese. Giuseppe Salvatore Riina, terzogenito dell’uomo soprannominato ‘Il Capo dei capi’ e condannato quale mandante delle stragi Falcone e Borsellino, ha già scontato 9 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, e da anni si trova sottoposto a misura di sicurezza a Padova, che lo obbliga a vivere nella città veneta e a svolgere attività di volontariato. ‘Salvuccio’ dopo il rigetto dei giudici alla richiesta di incontro con l’anziano padre, sottoposto al regime del 41bis, aveva presentato appello, ed oggi ha ottenuto il via libera del Tribunale di Sorveglianza. Totò Riina e il figlio non si incontrano da 12 anni. (ANSA)
Giuseppe Salvatore Riina ha già scontato 9 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso.
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