PARTINICO (PALERMO) – L’arrivo in ospedale già in arresto cardiaco, le manovre rianimatorie e il decesso. “Un intervento immediato quello nei confronti della paziente, la quale emergenza in codice rosso ci era già stata segnalata dal 118”. A ripercorrere passo dopo passo quanto accaduto ieri all’ospedale di Partinico a duna paziente di 84 anni, è il dottor Enzo Provenzano, primario di Diabetologia che da anni aveva in cura la donna.
La sua famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri per presunti ritardi nei soccorsi . “Conoscevamo da tempo Grazia Cucinella e siamo vicini al dolore dei familiari. Ci teniamo però a precisare la tempestività del nostro intervento: la signora non è neanche passata dal triage, perché siamo stati subito informati di quanto fosse grave la sua situazione. Una volta giunta in ambulanza al pronto soccorso – sottolinea Provenzano – è stata subito trasferita in Rianimazione cardiopolmonare”.
Erano le 13 di ieri. Da quel momento in poi, come spiegano dall’ospedale, sono cominciate le manovre rianimatorie, durate quindici minuti. “Il cuore è ripartito, ma dopodiché le sue condizioni precipitate. A quel punto – spiega il primario – non è rimasto che accertare il decesso della donna, ma è stato davvero fatto l’impossibile”.
La signora si era infortunata due giorni prima a casa per una caduta accidentale. Nelle successive 48 ore nessuno avrebbe avvisato il 118 o l’ospedale. Il dolore alla spalla era diventato più acuto ed è quindi stata chiamata un’ambulanza, dalla quale la paziente è uscita già in arresto cardiaco. “Una volta superata la soglia del pronto soccorso, nessuna attesa, nessun ritardo. Il rianimatore e l’infermiere attendevano il suo arrivo e si è immediatamente proceduto a qualunque tentativo utile. Abbiamo agito in modo eccellente – conclude Provenzano – ci dispiace che nonostante la nostra buona volontà i familiari abbiano reagito in questo modo, ma siamo amareggiati anche dal paragone con altri ospedali, in cui le lunghe attese si verificano veramente”.