PALERMO – Dalla mareggiata del 2012 l’attracco e la sicurezza nel porto nuovo di Pantelleria era limitata. Un grosso masso di oltre 500 chili era finito sui fondali. Per rimuoverlo sono intervenuti a maggio del 2018 i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comsubin. I militari hanno utilizzato dei particolari tubi contenenti anidride carbonica (CO2) allo stato liquido e delle miscele chimiche non esplosive inseriti nel macigno da distruggere tramite fori praticati con un trapano idraulico subacqueo. Tubi, innescati elettricamente, che hanno consentito di frantumare il grosso masso e portare i pezzi in superficie.
“Un modello quello di Pantelleria – ha detto il vicepresidente della Regione Gaetano Armao presente alla conferenza stampa questa mattina sulla nave Amerigo Vespucci attraccata al porto di Palermo – che sarà esteso anche ad altre zone della Sicilia. Da lunedì metterò in contatto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone con l’ammiraglio Salvatore Gravante direttore marittimo della Sicilia occidentale per chiedere l’intervento della Marina in tutte quelle operazioni per mettere in sicurezza il mare attorno ai porti siciliani. Sono interventi che con minime risorse economiche saranno di grande utilità per la collettività”.
L’attività svolta a Pantelleria ha fatto parte di una delle tante esercitazioni che i palombari del Gos eseguono annualmente per aggiornarsi e addestrarsi all’impiego dei materiali e apparecchiature di ultima generazione. Grazie a questo intervento il fondale marino del porto è passato dai due metri e mezzo ai quattro metri e mezzo consentendo così di nuovo l’attracco per i traghetti di linea e le navi container. Alla conferenza stampa c’erano l’ammiraglio di divisione Paolo Pezzutti, comandante del raggruppamento subacquei ed incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare, il contrammiraglio Salvatore Gravante, direttore marittimo della Sicilia Occidentale, il sindaco del comune di Pantelleria, Gino Gabriele Salvatore, il comandante di nave Vespucci Roberto Recchia.(ANSA).