Stop assegno di mantenimento | La proposta arriva al Senato - Live Sicilia

Stop assegno di mantenimento | La proposta arriva al Senato

Il ddl del leghista Pillon si ispira al principio di biogenitorialità

ROMA – Rivoluzione in arrivo per le coppie divorziate. In Commissione giustizia al Senato arriva il disegno di legge del leghista Simone Pillon, che – se approvato – andrà sostanzialmente a mettere a rischio l’assegno di mantenimento. Il ddl si propone infatti di riformare la legge del 2006 sull’affido condiviso dei figli di genitori separati. La proposta, salutata favorevolmente dalle associazioni dei padri divorziati, si basa sul principio di “biogenitorialità perfetta”. Per Pillon, “si porrà fine ai casi di padri-bancomat”.

Nello specifico, il testo prevede riconoscimento e regolamentazione della figura del mediatore familiare. Un ruolo, il suo, che cercherà di stabilire un equilibrio fra i due genitori separati. Ma nel caso di mancato accordo, non ci sarà nessun assegno di mantenimento e il figlio sarà a carico di entrambi i genitori, in egual maniera. Previsto poi l’obbligo della doppia residenza, che consentirebbe al bambino di trascorrere non meno di dodici giorni al mese (pernottamenti compresi) con la madre e altrettanti con il padre.

Ma la proposta ha già sollevato delle critiche. In Italia, infatti, i dati sull’occupazione femminile, soprattutto al sud,  fotografano un paese ancora a trazione maschile. Pertanto, l’abolizione dell’assegno di mantenimento potrebbe rivelarsi un duro colpo per molte madri separate. A lanciare l’allarme anche l’associazione “Dire”, dei centri antiviolenza, che denuncia come la mancanza di risorse rischia di svantaggiare le donne che vogliono divorziare per chiudere una relazione violenta.

Inoltre, il ddl Pillon arriva a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati Istat che raccontano di un’Italia in cui i matrimoni sono sempre più in calo a ad aumentare sono proprio le separazioni. Nel dettaglio, durante gli ultimi trent’anni, il numero di divorzi è aumentato addirittura del 343%.

 


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