195 lotti di farmaci contenenti il principio attivo ranitidina sono stati ritirati dal mercato. Lo ha deciso in via precauzionale l’Agenzia italiana del farmaco dopo il rilevamento di un’impurità potenzialmente cancerogena. L’impurità, l’Ndma, è stata trovata in tutti i lotti prodotti dall’officina indiana Saraca laboratories ltd. L’agenzia è al lavoro per stabilire anche il grado di contaminazione.
Sulla base di studi condotti su animali, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato l’Ndma come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo.
La ranitidina è utilizzata per trattare problemi gastrici, come l’ulcera, il reflusso gastroesofageo o il semplice bruciore di stomaco. Ai cittadini in trattamento con farmaci a base di ranitidina prescritti dal medico, l’Aifa consiglia di non sospendere la terapia ma di consultare subito il medico e adottare un principio attivo alternativo.
I farmaci di cui sono stati ritirati alcuni lotti: Ranitidina Hex (150 e 300 mg), Ranitidina Ratiopharm (150 e 300 mg), Ranitidina Mylan Genetics (150 e 300 mg), Ranidil sciroppo, Zantac compresse (150 mg e 300 mg), Zantac fiale (5 ml), Zantac compresse effervescenti (150 mg), Ranitidina Aurobindo Italia (150 e 300 mg).